Crisi governo, stampa estera: “Conte salvo ma strada in salita”  

(Adnkronos)

Una fiducia ottenuta con un “margine ristretto”, un governo che esce “indebolito” dalla crisi e che ha davanti a sé una “strada in salita”. In sintesi, non il miglior viatico possibile per un Paese come l’Italia che – nel mezzo della pandemia – a breve sarà chiamato a fare scelte decisive per il suo futuro, a partire dal Recovery Plan. Questa l’opinione unanime della stampa estera all’indomani del voto al Senato che ha visto il governo Conte superare lo scoglio della fiducia, ma solo con una maggioranza relativa, dopo lo strappo di Italia Viva.

“Conte ottiene la fiducia con un margine ristretto. Il primo ministro si aggrappa al potere ma ora guida un governo indebolito”, titola ‘Politico.ue’, che sottolinea come la decisione dell’ex primo ministro Matteo Renzi di uscire dalla maggioranza abbia portato l’Italia nel “caos politico”.

Per il ‘Washington Post‘, “il premier italiano sopravvive al voto e salva la coalizione”, ma il futuro non è roseo. Il risultato al Senato “dà all’Italia un certo grado di continuità, ma porterà Conte a governare con un margine sottilissimo – un inconveniente per una coalizione che sta elaborando restrizioni per la pandemia e gestendo la distribuzione dei vaccini”.

Se Conte non avesse ottenuto la fiducia, l’Italia avrebbe avuto un “governo di unità nazionale non eletto” o “le elezioni avrebbero potuto consegnare il potere a un gruppo di partiti di estrema destra antieuropei”, prosegue il ‘Washington Post’ sottolineando che “gli elettori sono sconcertati dal motivo per cui il Paese abbia vissuto una settimana di caos politico”, ma alla fine “Conte, sebbene indebolito, è ancora in piedi”.

“Mentre la crisi politica incontra la pandemia, gli italiani si chiedono, perché?”, titola il ‘New York Times‘, evidenziando che “il governo è sopravvissuto a un quasi crollo, ma non è chiaro cosa sperava di ottenere provocandolo l’ambizioso ex premier Matteo Renzi”. Per il Nyt, il voto al Senato potrebbe segnare l’inizio di settimane di “frenetiche” trattative politiche per risolvere lo “stallo” tra Conte e Renzi.

“Il primo ministro italiano, Giuseppe Conte, è riuscito ad aggrapparsi al potere, ma andrà avanti con un governo ancora più fragile mentre il Paese combatte per uscire dalla pandemia e dalla recessione – mette in chiaro il ‘Guardian‘ – Guidare un governo di minoranza apre la strada a una fase di precarietà poiché qualsiasi divisione potrebbe comprometterne la sopravvivenza”.

“Il primo ministro italiano è sopravvissuto per un soffio a un voto di fiducia”, mentre il Paese è alle prese “con una doppia crisi sanitaria ed economica”, evidenzia il ‘Financial Times‘, secondo il quale in caso di dimissioni di Conte l’Italia sarebbe precipitata in una “crisi politica totale”. Ma la strada è in salita per il presidente del Consiglio perché la sua coalizione, senza una maggioranza assoluta al Senato, “deve affrontare una dura battaglia per approvare riforme significative” mentre l’Italia è chiamata a fronteggiare “la peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale”.

Di un Conte uscito “vittorioso” dalla lotta con Renzi, parla ‘Le Figaro‘, secondo cui il premier, seppur “indebolito”, grazie a una maggioranza relativa di 156 voti “non è costretto a dimettersi”. Ma questi numeri, “migliori delle peggiori proiezioni” e ottenuti grazie all’astensione dei senatori di Italia Viva, sono la premessa di “giorni difficili in Parlamento”, evidenzia il giornale francese pensando soprattutto al lavoro nelle commissioni.

Il futuro politico di Conte non è minacciato “a breve termine”, concorda ‘Le Monde’, secondo cui l’Italia storicamente deve fare i conti con un’instabilità politica al punto che – ricorda il quotidiano – dal 1946 si sono stati 29 primi ministri e 66 governi. Ma i margini di manovra di Conte “rischiano di ridursi in modo significativo mentre l’Italia affronta la peggiore recessione economica dal dopoguerra”.

Per ‘Deutsche Welle‘ il voto di ieri lascia Conte “vulnerabile a future imboscate parlamentari” e nelle prossime settimane il governo cercherà di “reclutare alla sua causa” altri parlamentari, in particolare tra i socialisti e gli ex M5S. ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung‘ rimarca come Conte abbia ottenuto l’ “obiettivo minimo” dopo che la sua coalizione era “andata in frantumi” sui fondi del Recovery. Per il quotidiano tedesco a Roma non ci sono le basi per una coalizione “stabile” e “molti osservatori prevedono tempi difficili per il futuro governo di minoranza”.

“Il premier italiano Giuseppe Conte si è dovuto accontentare di sopravvivere alla crisi aperta nelle ultime settimane”, è il commento di ‘El Pais‘, secondo cui il voto di ieri “non fa presagire un grande futuro per la coalizione”. “Ora Conte deve consultarsi con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e valutare la possibilità di dimettersi – sottolinea il giornale spagnolo – Ma tutto indica che andrà avanti, almeno per qualche giorno, per approvare le misure in sospeso e cercare di raccogliere più parlamentari”.