Rifiuti: Piemonte, approvata da Palazzo Lascaris nuova legge regionale  

Via libera dal Consiglio regionale del Piemonte alla nuova legge sui rifiuti. Il provvedimento introduce un nuovo obiettivo di produzione di rifiuto urbano indifferenziato non superiore a 126 chilogrammi anno ad abitante da raggiungere entro il 2025, con l’eccezione della città di Torino, il cui obiettivo pari a un rifiuto indifferenziato non superiore a 159 chilogrammi ad abitante è fissato entro il 2024.

Per l’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani è individuato un unico ambito territoriale ottimale regionale, articolato in sub ambiti di area vasta, la cui governance è esercitata da consorzi di comuni, denominati consorzi di area vasta e viene eliminata l’obbligatorietà di accorpamento dei consorzi esistenti nel medesimo territorio provinciale. A livello regionale si conferma l’esercizio della governance da parte della Conferenza d’ambito (composta dai consorzi di area vasta, dalla Città di Torino, dalle province e dalla Città metropolitana).

Si prevede poi una modifica al sistema di applicazione delle sanzioni per il mancato raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati. In particolare, è definita una ‘franchigia’ per i consorzi con elevata presenza di comuni turistici, nei quali la popolazione effettivamente presente risulta essere superiore a quella residente. La franchigia individuata corrisponde ad un aumento della produzione di rifiuti compatibile con l’incremento di almeno il 5% della popolazione residente.

Al termine della discussione l’Aula ha anche approvato all’unanimità un ordine del giorno collegato, primo firmatario il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi), ma sottoscritto oltre che da Paolo Ruzzola e Alessandra Biletta (Fi) anche da alcuni consiglieri delle opposizioni (Sean Sacco, Sarah Disabato, Ivano Martinetti, Giorgio Bertola) per la tutela della risorsa idrica. L’atto di indirizzo impegna la Giunta a definire entro 120 giorni dall’approvazione del disegno di legge i criteri per l’individuazione da parte delle province e della città metropolitana delle zone idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, con indicazioni plurime per ogni tipo di impianto.