Governo Draghi, Crimi: “Chiarezza dopo colloquio, poi voto iscritti M5S”  

(Adnkronos)

“Chi in queste ore si sta agitando per far prevalere la propria contrarietà, o meno, lo fa senza nemmeno conoscere quali iniziative politiche il presidente incaricato intende proporre, qual è il perimetro della maggioranza che supporterebbe questo governo, se sarà composto di soli tecnici o anche di esponenti che siano espressione delle forze politiche”. Lo scrive in un post su Facebook il capo politico del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, in vista della votazione in programma su Rousseau il 10 e l’11 febbraio: saranno gli iscritti ad esprimersi sulla posizione da adottare nei confronti del governo Draghi. “Quando avremo fatto chiarezza su tutti questi elementi, allora -dice Crimi – sottoporremo la decisione al voto dei nostri iscritti. Un voto, questo, che abbiamo già convocato a partire dalla giornata di mercoledì 10 febbraio”.

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“Il Movimento 5 Stelle ha sempre messo l’interesse del Paese davanti a tutto, concentrandosi sui temi e sugli obiettivi comuni. Come già accaduto in precedenza, anche in questo caso faremo una scelta ponderata, non istintiva ma basata sugli atti, sui programmi e sulle reali possibilità di incidere sull’attività di governo”.

“In queste ore -aggiunge- vedo delinearsi schieramenti per il sì e per il no al presidente incaricato Draghi. Sia chiaro, è una decisione importante. Ma ritengo che affidarsi al pregiudizio, alla presunzione di conoscere la verità o addirittura il futuro, sia il peggior modo di servire la nostra comunità. Perché è questo che siamo chiamati a fare. Non dobbiamo guardarci allo specchio, dobbiamo guardare alla nostra comunità nazionale. E ai posizionamenti dettati dall’istinto dovremmo preferire le scelte basate su argomentazioni razionali”.

“‘Conoscere per deliberare’, sono parole spesso abusate. Come abbiamo sempre fatto, lasceremo decidere i nostri iscritti. Lo faremo -spiega ancora Crimi- nella consapevolezza che l’intelligenza collettiva supera sempre le posizioni dei singoli, e lo faremo soltanto dopo che il presidente Draghi ci avrà fornito gli elementi per comprendere, e dunque deliberare”.

“Chi in queste ore si sta agitando per far prevalere la propria contrarietà, o meno, lo fa senza nemmeno conoscere quali iniziative politiche il presidente incaricato intende proporre, qual è il perimetro della maggioranza che supporterebbe questo governo, se sarà composto di soli tecnici o anche di esponenti che siano espressione delle forze politiche. Quando avremo fatto chiarezza su tutti questi elementi, allora -conclude Crimi – sottoporremo la decisione al voto dei nostri iscritti. Un voto, questo, che abbiamo già convocato a partire dalla giornata di mercoledì 10 febbraio”.