Safer Internet Day, i 5 consigli di Acronis

Roma, 9 feb. (Adnkronos)

Si può fare di più per tutelare i più fragili dai pericoli cyber. Ne è convinto il Team Acronis Cyber Security che, nel Safer Internet Day, ha stilato 5 consigli pratici su come i genitori possono proteggere i più piccoli dai pericoli della rete. Secondo il team di esperti si può configurare l’account come privato, il diktat inoltre é pensare prima di postare qualcosa, spiegare ai propri figli la funzione “Segnala e blocca”, si possono riconfigurare le impostazioni e infine dialogare con i figli riguardo alle tematiche legate ai rischi su internet.

In particolare, il Team Acronis Cyber Security spiega che “anche se un account è pubblico per impostazione predefinita, è possibile configurarlo come privato. Bisogna prima assicurarsi che le informazioni personali siano “nascoste” alla vista e che le impostazioni della privacy siano abilitate in modo che solo gli amici possano vedere i post, le foto e i dettagli, come quando si celebra il compleanno”.

Inoltre, continuano gli esperti, “dal momento che tutto ciò che viene postato online è facilmente “condivisibile”, i genitori dovrebbero sempre suggerire al proprio figlio di porsi una domanda prima di postare un contenuto: “Mi dispiacerebbe se questo fosse screenshottato e diffuso?”. Molti bambini condividono troppe informazioni che possono metterli in pericolo. Va ricordato loro che una volta che hanno pubblicato online, l’immagine/messaggio/video può essere copiato e condiviso senza il loro permesso, anche se in seguito viene cancellato il contenuto originale”.

Riguardo la funzione “Segnala e blocca”, gli esperti di cybersecurity sottolineano che “quando si blocca qualcuno su TikTok, Instagram, Facebook ecc., quella persona non potrà più vedere i contenuti o cercare l’account di chi ha postato. È anche possibile rimuovere i propri follower (bloccandoli) per impedire loro di vedere i post. Come Facebook, anche su Instagram si registra il proliferare di hacker che creando falsi account cercano di insinuarsi dei profili di ingenui utenti. Essi usano le informazioni rubate dai social per fingere di essere qualcuno che non sono. Quando ci si accorge o si ha il sospetto, è sempre possibile segnalare questo tipo di abusi (non solo con la propria, ma anche con l’identità di un conoscente) tramite il centro assistenza dei vari social”.

Si possono inoltre riconfigurare le impostazioni. “Alcuni social network, come TikTok, permettono ai genitori di disabilitare alcune funzioni come la messaggistica diretta, filtrare i contenuti per adulti o limitare il tempo di fruizione del media da parte dei figli” ricordano dal team.

Infine il Team Acronis Cyber Security consiglia di “mantenere sempre un dialogo con i figli, chiedendo loro di riferire eventuali stranezze o abusi, per poter intervenire per tempo è fondamentale. È importante discutere dei pericoli con i bambini, e assicurarsi che essi sappiano che possono sollevare qualsiasi preoccupazione e parlare di qualsiasi cosa possa accadere sui social network con i loro genitori, senza temere conseguenze negative”. “Il cyberbullismo -avvertono ancora gli esperti- può avere ripercussioni gravi e deve essere affrontato il più presto possibile prima che il fenomeno diventi ancora più ampio”.