Spazio: Airbus, prende forma satellite Biomass che studierà foreste  

Roma, 11 feb. (Adnkronos)

Prende forma Biomass, il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea per lo studio delle foreste. Airbus ha riferito che il suo modello strutturale è stato completato presso il sito di Stevenage. In conformità con le linee guida del governo del Regno Unito, sottolinea il colosso aerospaziale, “il sito di Stevenage è anti-Covid, il che ha consentito alla produzione di veicoli spaziali di continuare in sicurezza”. Biomass è una missione Esa Earth Explorer il cui lancio é previsto nel 2022. Il satellite studierà la biomassa forestale per valutare gli stock e i flussi di carbonio terrestre per cinque anni. A bordo del veicolo spaziale volerà il primo radar ad apertura sintetica in banda P nello spazio e fornirà mappe eccezionalmente accurate della biomassa delle foreste tropicali, temperate e boreali che le tecniche di misurazione a terra non possono ottenere.

Airbus spiega che proprio a causa della crisi sanitaria, “non è stato possibile eseguire l’assemblaggio della struttura meccanica del satellite come previsto, ma durante i mesi di aprile e maggio 2020 il team di Airbus ha implementato una soluzione digitale per consentire la collaborazione con Esa e i fornitori, assicurando così lo sviluppo della struttura meccanica del satellite”. I team di Airbus hanno così finalizzato la costruzione della struttura durante la seconda metà del 2020 e l’integrazione delle apparecchiature sulla piattaforma di modellazione della struttura è stata completata all’inizio di gennaio 2021. Il modello strutturale è ora presso il sito Airbus a Tolosa, per la sua campagna di test meccanici.

“Nonostante la pandemia, i team hanno davvero fatto un passo avanti trovando modi innovativi per garantire la produzione. I progressi fatti – sottolinea Richard Franklin, Managing Director di Airbus Defence and Space Uk- dimostrano l’alto livello di competenze e capacità dei team di Airbus e il loro impegno nel portare avanti il progetto”. Per Michael Fehringer, Project Manager Biomass presso l’Esa, “il progresso nella costruzione della struttura fino ad oggi è un risultato notevole data la quantità e la varietà di problemi che i team hanno dovuto affrontare”.