Lega, Lorenzin: “Con Ap non c’entro più nulla, ora simbolo è di Alli”  

(Adnkronos)

Beatrice Lorenzin con Alternativa Popolare non ha più “nulla” a che fare. Ora il simbolo “è di Paolo Alli”, che lo ha ‘prestato’ all’ex M5S Gianluca Rospi. A dirlo all’Adnkronos è la stessa Lorenzin, già ministro della Salute e deputata del Pd, dopo che Repubblica ha rivelato il ‘disegno’, attribuito ad esponenti della Lega, di utilizzare Alternativa Popolare, che fa già parte del Ppe, per entrare nel Partito Popolare Europeo ‘bypassando’ il voto.

“Alternativa Popolare – dice Lorenzin – l’ha fondata Angelino Alfano: io ho fondato Civica Popolare. Ap è il partito nato da Ncd: quando abbiamo fatto la scissione, prima abbiamo fatto Ncd, ed eravamo una decina di fondatori, e poi i fondatori hanno fatto Ap, Alternativa Popolare. Ma il logo era in mano ad Angelino Alfano, ed ora a Paolo Alli”, politico legnanese, già presidente dell’assemblea parlamentare della Nato.

“Poi – continua l’ex ministra – io ho fatto una Lista civica popolare/Lorenzin, con cui mi sono candidata alle elezioni politiche, in alleanza con il Pd. Mi sembra un po’ ardito immaginare che io dia il simbolo alla Lega…”.

La storia è piuttosto intricata: “Quando noi ci siamo candidati con la Lista civica popolare – ricostruisce Lorenzin – c’erano diversi simboli: c’era anche Pierferdinando Casini con me. Avevamo un gruppo: quando c’è stato il Conte II, il gruppo si è sciolto: io e altri siamo andati nel Pd, Gabriele Toccafondi è andato con Matteo Renzi. A quel punto il simbolo è stato preso da un deputato del Misto (l’ex M5S Gianluca Rospi, ndr), che ha chiesto ad Alli il consenso per poterlo usare. E l’ha usato”.

Alternativa Popolare, continua Lorenzin, “fa parte del Ppe perché noi abbiamo eletto gli eurodeputati al Parlamento Europeo: e quindi Ap, in mano a Paolo Alli, potrebbe essere utilizzato, perché è ancora dentro il Ppe”. Ma “io – sottolinea – non c’entro più nulla, sono uscita. Noi fuoriusciti siamo usciti da Ap e da tutto quanto, da tempo”.

Per Lorenzin, una manovra che porti la Lega, di qui a un anno, nel Ppe bypassando il voto del partito sarebbe piuttosto ardita: “La vedo difficile, senza passare dal voto: dovrebbero far finta di non vedere e voltarsi dall’altra parte. Però hanno Fidesz di Viktor Orban, anche se sospeso…..”. Certo, per Ap sarebbe un esito non privo di ironia, “considerando che siamo nati perché non accettavamo il fatto che Forza Italia si fosse così schiacciata sulla Lega Nord…..con spirito cristiano, una sorta di veicolo per salire dall’inferno al paradiso, per i redenti”, conclude.