Governo Draghi, duello social nel Pd sull’intergruppo

(Adnkronos)

Finisce sui social, alla luce del sole, la discussione interna al Pd sulla nascita dell’intergruppo parlamentare Pd, M5s e Leu al Senato. Ad accendere la miccia è Matteo Orfini, che dopo il discorso di Mario Draghi a palazzo Madama scrive: “Un ottimo inizio. (Mi scuso per non aver consultato l’intergruppo prima di dirlo)”. L’ex presidente dem già ieri aveva manifestato senza metafore il suo dissenso: “Intergruppi che guardano al passato hanno davvero poco senso. Pensiamo semmai al futuro”.

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Giuditta Pini, deputata Pd sempre dell’area dei Giovani Turchi, rilancia subito le dichiarazioni di Orfini e aggiunge: “Le alleanze non si decidono con gli intergruppi. Le alleanze, specie se strutturali, si decidono con i congressi. Altrimenti si gioca alla subalternità strutturale, cosa che sta riuscendo piuttosto bene”.

A questo punto è Michele Bordo che replica (sempre su Twitter) alle accuse: “L’ironia sull’intergruppo Pd, M5s, Leu, nato per consolidare l’alleanza che ha guidato il Paese in questi mesi, da parte di chi ha contribuito all’isolamento del Pd nel 2018, determinandone il peggior risultato di sempre, è penosa. Consiglierei un po’ più di decenza”, scrive il vice presidente dei deputati dem.

Ma la Pini risponde a stretto giro a Bordo: “Hai ragione, infatti non c’è niente da ridere. Ci sarebbe da discutere sul fatto che si fanno intergruppi senza nemmeno consultare i senatori e dichiarazioni di alleanze strutturali senza nemmeno passare non dico per un congresso, ma nemmeno per una discussione”.

E dal gruppo dirigente del Nazareno è Stefania Gasparini, vice sindaco del comune di Carpi e responsabile nazionale Pmi del Pd, a ribattere sempre via social: “Cara Giuditta Pini, mai più soli, divisi e sconfitti come nel 2018. Forse perché sei parlamentare non ti rendi conto del disastro che avete combinato quando ci avete portato alla disfatta. Comunque senza alleanze se vuoi andiamo a votare. Basta dirlo”.