Natale, paura di ingrassare? Ecco 5 consigli per evitare il disastro post cenone  

Natale, paura di ingrassare? Ecco 5 consigli per evitare il disastro post cenone

Pubblicato il: 14/12/2015 16:48

Siete già rassegnati all’idea di ingrassare dopo il cenone? Niente paura, dagli esperti arrivano i consigli per evitare i chili di troppo. Ormai è tradizione: a santo Stefano ci si trova tutti per strada a correre per rimediare al disastro natalizio. Ma quest’anno non sarà necessario. Secondo il Daily Mail, bastano alcuni piccoli accorgimenti per limitare i danni.

1. Scegli cibi proteici o ricchi di fibre. Cioè alimenti che saziano immediatamente e non fanno male a lungo termine. Un esempio? Preferite un’insalata al pane bianco, biscotti ai cereali piuttosto che i letali biscotti a burro e dei frutti di mare invece che la carne di maiale.

2. Ascolta il tuo stomaco. E’ difficile fermarsi durante il pranzo. Ma se a metà antipasto siete già sazi, continuare fino al dolce sarà solo deleterio per la linea. Ma come dire di no al primo succulento, al secondo prelibato e al panettone, pandoro e via dicendo? Per non rinunciare a nulla, si può optare per un piccolo assaggio di ogni piatto. E senza bis.

3. Monitorare ciò che si mangia può essere un modo per tenere d’occhio il peso ed evitare troppi eccessi. Sapere che oggi ci siamo abbuffati, potrebbe distoglierci dal farlo di nuovo domani. Forse.

4. Limita gli alcolici. Dopo ogni bicchiere di vino provate a berne uno d’acqua. In questo modo sentirete meno la sete e limiterete le calorie. In alternativa potete provare ad ‘allungare’ l’alcol con una bibita gassata.

5. E da ultimo ma non per importanza: attività fisica. Ebbene sì, la corsetta del 26 dicembre. Ma sarebbe preferibile distribuire lo sport durante tuto il periodo natalizio piuttosto che una volta sola dopo le abbuffate.

“I manichini dei negozi spingono all’anoressia”, 17enne lancia petizione per cambiarli  

I manichini dei negozi spingono all'anoressia, 17enne lancia petizione per cambiarli

Pubblicato il: 04/12/2015 10:54

Chissà a quanti è capitato di rimanere colpiti da un paio di jeans in vetrina e di entrare a provarli, per poi deprimersi davanti allo specchio del camerino per l’effetto che fanno addosso. Eppure sul manichino erano così belli. In un attimo ci si rende conto che il proprio fisico è lontano anni luce dalla perfezione. E la voglia di shopping lascia il posto alla frustrazione, spingendo dritti dritti all’anoressia. Parte con queste parole l’appello di una 17enne spagnola che ha lanciato una petizione su change.org per chiedere a una catena di abbigliamento di cambiare i manichini nelle vetrine dei propri negozi. Raccogliendo circa 112mila firme e spingendo il colosso a fornire rapidamente una risposta.

“Proprio l’altro giorno – scrive la ragazza – guardando una vetrina, sono rimasta letteralmente scioccata. Le gambe dei manichini erano quasi più sottili del mio braccio. E io ho un fisico assolutamente normale. Questa cosa mi ha fatto riflettere sui canoni di bellezza che vengono imposti dalla società”.

“Ogni giorno – continua la 17enne – aumentano casi di anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari, oltre a una vera e propria ossessione per l’aspetto e la forma fisica. Io ho solo 17 anni, ma ho già assistito a più di 12 casi di persone a me vicine affette da disturbi alimentari”. E non solo: “Sono convinta che se si facesse una ricerca nelle scuole, emergerebbe che più della metà degli studenti soffre, magari in silenzio, a causa della bassa stima che hanno di sé stessi”.

Tutto ciò, osserva la ragazza, perché “gli stereotipi che la società ci impone ci stanno rendendo la vita sempre più difficile. E tra le cause di questo ideale impossibile di bellezza, ci sono anche i manichini che vediamo nelle vetrine dei negozi”. “Cambiarli – conclude la giovane – probabilmente non avrà il potere di fare da spartiacque, ma di certo aiuterebbe molti ad imparare ad accettarsi per come sono”.

Sulla stessa pagina della petizione, il colosso di abbigliamento ha pubblicato quindi un post di risposta, spiegando di essere “molto sensibile” a tutti gli aspetti relativi alla salute: “Negli ultimi anni – si legge – il Gruppo ha partecipato a diverse iniziative, in collaborazione con istituzioni pubbliche e private e continuerà a fare ogni sforzo per continuare a migliorare”.

“Perché non riesco a dimagrire?” I 10 falsi miti sulle diete  

Perché non riesco a dimagrire? I 10 falsi miti sulle diete

Pubblicato il: 01/12/2015 12:57

Allenamento cardio, niente carboidrati a cena e pasti frequenti? E’ la ricetta ideale per… non dimagrire. Il personal trainer Nick Mitchell ha sfatato i falsi miti sull’alimentazione e sull’esercizio fisico. Una ricerca riportata dal Daily Mail ha dimostrato che, sebbene la dieta media includa 600 calorie in meno di 30 anni fa, l’obesità, il diabete a altre malattie legate al peso sono in aumento. Il personal trainer svela una volta per tutte i 10 cliché sull’alimentazione che si sono dimostrati falsi.

1. Tutte le calorie sono uguali. Purché non si superi la quantità prefissata. Falso. Mangiare 300 calorie di fritti o 300 di cereali non è affatto la stessa cosa. Proteine, carboidrati e grassi sono assimilati in modi diversi. Una dieta ricca di zuccheri, ad esempio, può far guadagnare grasso corporeo.

2. Le calorie non sono importanti. Sembra contraddittorio ma non lo è. Molti pensano che, purché si mangi sano, non importi quante calorie si assumono. La frutta secca ad esempio fa bene, ma va mangiata con moderazione. Non si può ignorare la legge della termodinamica, quindi il numero di calorie ingerite conta eccome.

3. I grassi ingrassano. Questa leggenda metropolitana nasce dal fatto che i grassi contengono 9 calorie al grammo mentre proteine e carboidrati ne hanno solo 4. Ovviamente non bisogna eccedere, ma questo vale per ogni cosa. I grassi sono fondamentali nell’alimentazione e dovrebbero costituire circa il 20% dell’apporto calorico giornaliero.

4. I carboidrati sono il ‘male’. Non sono solo i grassi ad essere demonizzati, ma anche i carboidrati. Gli amanti della pasta possono tirare un sospiro di sollievo. A far ingrassare non sono i carboidrati in sé, ma il fatto che sia più semplice mangiarne troppi. La quantità da ingerire ogni giorno varia da persona a persona in base alla velocità di assimilazione.

5. Niente carboidrati dopo le 18. Quante volte abbiamo sentito dire che la pasta a cena è un suicidio per la linea? Delle ricerche recenti hanno mostrato che chi mangia carboidrati la sera brucia più grassi di chi li mangia la mattina. Per chi ha problemi a dormire, inoltre, una cena a base di pizza può rivelarsi soporifera.

6. Non importa a che ora si mangia. Finché si mangiano le cose giuste nella quantità giusta non fa differenza il modo in cui si collocano durante la giornata. Anche questa affermazione si è rivelata falsa. Secondo la scienza, con una colazione a base di cereali si programma il corpo ad utilizzare gli zuccheri come ‘carburante’ per il resto del giorno. Se si mangiano grassi, saranno questi ad essere bruciati.

7. Pasti più frequenti accelerano il metabolismo. Un altro falso mito. Mangiare spesso migliora la sintesi delle proteine, regola la quantità di zucchero nel sangue e aumenta il senso di sazietà. E’ sicuramente preferibile rispetto ai 3 pasti al giorno, ma non perché modifica il metabolismo.

8. La dieta dei liquidi. Forse la bufala più colossale. Si perdono chili in fretta, questo è vero. Ma è solo un’illusione. Non si sta bruciando grasso, ma massa magra. In altre parole, questo tipo di dieta fa perdere tono muscolare e inflaccidisce ulteriormente. Il peso poi si recupera altrettanto rapidamente. E perdendo muscoli, il metabolismo rallenta (qui sì che è intaccato). Il che renderà più difficile dimagrire in futuro.

9. Sessioni infinite di allenamento cardio. Ore e ore sul tapis roulant è l’unico modo per bruciare grassi? Assolutamente no, rivela l’esperto. Un allenamento cardio fa perdere tono muscolare, lasciandoci con un fisico debole. Meglio puntare su un programma specifico di perdita di grasso. Il cardio può essere inserito fra un esercizio e l’altro per bruciare ulteriori calorie.

10. Meno peso e più ripetizioni per un fisico tonico. Niente di più falso. Molte donne sono convinte che allenarsi con un peso maggiore le possa far diventare simili ai wrestler. Mentre aumentando le ripetizioni i muscoli si tonificano ma senza ‘mettere su troppa massa’. Un aspetto tonico, spiega Mitchell, dipende dal rapporto tra massa muscolare e massa grassa. Per ottenerlo bisogna sollevare pesi maggiori con poco riposo tra una ripetizione e l’altra.

Troppo macho per la dieta, sempre più uomini muoiono di diabete  

Troppo macho per la dieta, sempre più uomini muoiono di diabete

(Xinhua)

Pubblicato il: 27/11/2015 16:12

Mettersi a dieta non è roba per uomini, stando almeno ad alcuni ricercatori danesi, secondo i quali il sesso forte corre di più il rischio di morire di diabete perché si ritene ‘troppo macho‘ per seguire un regime alimentare. Alle donne, invece, meno restie a tagliare le calorie, andrebbe meglio. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori e riportato dal ‘Daily Mail’, ha evidenziato che le donne che invece seguono una dieta e fanno esercizio fisico sono meno propense ad ammalarsi di malattie legate al diabete.

“Le donne accettano la malattia e la gestiscono più facilmente rispetto agli uomini – ha detto la dottoressa Marlene Krag dell’Università di Copenhagen – riportando esiti positivi nel lungo termine”. Secondo la ricercatrice, la virilità può essere messa a dura prova dal diabete, perché richiede un radicale cambiamento dello stile di vita. Gli uomini, in sostanza, si fiderebbero più del proprio parere che di quello dei medici.

Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Diabetologia’, ha valutato i risultati di un test eseguito in Danimarca, dove tra il 1989 e il 1995 a un gruppo di pazienti è stata prescritta una dieta su misura ed esercizio fisico. Al termine dell’allenamento strutturato, le donne hanno riscontrato un livello più basso di glucosio nel sangue.

“A nostro avviso il miglioramento dei risultati nelle donne – hanno concluso gli autori – può essere spiegato dal complesso sistema sociale e da questioni culturali inerenti al genere. C’è bisogno di ripensare alle cure per uomini e donne, in modo che entrambi i sessi possano beneficiare dei trattamenti”.

Le 20 colonne sonore del risveglio: da Viva la Vida a Walking on sunshine  

Le 20 colonne sonore del risveglio: da Viva la Vida a Walking on sunshine

Pubblicato il: 05/11/2015 10:37

Avete impostato Viva la Vida dei Coldplay o Wake me up di Avicii come sveglia sul vostro smartphone? Ottima scelta. Secondo il docente di psicologia all’università di Cambridge, David M. Greenberg, e Spotify queste sono due delle venti canzoni che, se ascoltate al mattino, hanno lo stesso effetto di una fumante tazza di caffè.

Come riportato da Mic.com, Greenberg ha realizzato, in collaborazione con il servizio di musica in streaming, una playlist che aiuta ad affrontare meglio la mattinata o a riprendersi da una sbornia. “Ci svegliamo assonnati e scontrosi. Per molti di noi è uno sforzo – ha dichiarato Greenberg – e cerchiamo di raccogliere energia e ottimismo per la giornata”. Le canzoni scelte includono elementi che facilitano il processo di risveglio: testi positivi, melodie allegre e ritmi in crescendo. Proprio come “Viva la Vida”, successo dei Coldplay che con la sua lunga introduzione d’archi si piazza al primo posto di questa classifica composta da brani che girano attorno ai 100-130 bpm al minuto, un tempo ideale per produrre effetti positivi sull’ascoltatore.

La musica da sempre va oltre l’aspetto artistico, “non è una semplice forma d’intrattenimento” – specifica Greenberg – “ma qualcosa che si radica nel profondo della nostra mente”.

Ecco la playlist di Spotify, scegliete il vostro risveglio.

Dallo scrub all’antirughe, tutti i segreti della zucca  

Dallo scrub all'antirughe, tutti i segreti della zucca

Pubblicato il: 27/10/2015 16:29

Chi ha detto che a Halloween si deve essere brutti e spaventosi? Anzi, le zucche tipiche della notte delle streghe ci rendono più sani e belli. Questo ortaggio ha numerosi benefici, tra cui combattere l’insonnia e lo stress. Ma ciò che non tutti sanno è che può essere utilizzata anche per creare dei prodotti di bellezza fatti in casa. ‘Salute e benessere’ spiega come fare.

1. Crema antirughe. Basterà frullarne la polpa, aggiungere un vasetto di yogurt bianco naturale, un cucchiaino di olio di oliva, mandorle tritate e miele di Manuka. Il composto va amalgamato e spalmato sul viso prima di andare a dormire. Si può conservare la crema in frigo per qualche giorno.

2. Gel esfoliante. La preparazione dello scrub è molto più semplice e veloce. Basta frullare la polpa della zucca finché non diventa cremosa e poi aggiungere zucchero di canna e cannella. Si massaggia quindi sulla pelle e si risciacqua con acqua tiepida. Le zucche sono ricche di vitamine A e C e di vari enzimi che aiutano a nutrire la pelle e evita che la pelle si irriti con lo scrub.

3. Maschera rinfrescante per la pelle irritata. Si fa bollire la polpa di zucca e si mescola con argilla e infuso di menta o lavanda. La miscela va applicata in strati sottili sulle pelli secche e irritate con un effetto lenitivo.

4. Maschera per pelli grasse. Frullate la polpa, aggiungete un vasetto di yogurt bianco e del succo di limone, poi applicate il composto sul viso. Questa maschera è ottima per combattere l’eccesso di sebo.

5. Maschera per le lentiggini. La zucca è usata con successo anche contro le lentiggini. Bisogna applicare sulle zone con lentiggini una pasta a base di semi di zucca schiacciati e mescolati con olio d’oliva. Lasciate in posa per 20 minuti e poi risciacquare.

6. Impacco per capelli spenti. Prima dello shampoo schiacciate la polpa della zucca e mescolate con un cucchiaino di miele e uno di olio di argan. Applicate il composto sui capelli asciutti e lasciate in posa per 15-20 minuti. Risciacquate abbondantemente per eliminare tutti i residui del composto.

7. Rinforzante per unghie. Per le unghie fragili bastano poche gocce di olio essenziale ricavato dai semi della zucca, da massaggiare sopra e sotto l’unghia e sulle cuticole una o due volte al giorno per almeno 2 mesi.

8. Crema corpo. Per questo trattamento, sono necessari mezzo bicchiere di polpa di zucca, mezza tazza di latte di cocco e mezzo cucchiaino di cannella. Tutti gli ingredienti vanno mescolati bene e spalmati sulla pelle, massaggiando delicatamente. Dopo 15 minuti, si può risciacquare.

9. Maschera illuminante. Lessate in acqua salata la zucca. Una volta cotta e scolata, schiacciatela con una forchetta, aggiungendo un po’ alla volta della panna da cucina. Mescolate accuratamente fino ad ottenere una crema. L’impasto va tenuto sul viso per mezz’ora. Dopodiché va rimosso e bisogna idratare il viso con una crema idratante. Magari proprio quella a base di zucca.

I capelli perfetti? Dimenticate lo shampoo, meglio una lattina di Coca Cola /Video  

I capelli perfetti? Dimenticate lo shampoo, meglio una lattina di Coca Cola /Video

Pubblicato il: 15/10/2015 14:41

Se vi siete sempre chieste quale fosse il segreto per avere capelli luminosi e folti senza mai scoprirlo, ora potete smettere di cercare lo shampoo giusto e provare a versarvi in testa una lattina di Coca Cola. Sebbene possa sembrare un’idea assurda, le frizzanti bollicine della bevanda più amata al mondo sarebbero un ottimo rimedio per ottenere immediatamente una texture più voluminosa.

Impossibile? Non proprio, stando alla blogger newyorkese Ellko, che dopo aver letto le dichiarazioni della modella e attrice Suki Waterhouse, in cui afferma di sciacquare di tanto in tanto i capelli con un po’ di Coca Cola per dargli volume, ha deciso di mettersi alla prova. Munita di una bacinella e due bottigliette di Coca Cola, la blogger si è versata il contenuto sui capelli asciutti, per poi sciacquarli sotto la doccia solo con dell’acqua, senza utilizzare lo shampoo.

Il risultato è una chioma “più ondulata del solito” e apparentemente senza residui, nonostante la considerevole quantità di zucchero contenuto della bevanda. Il tutorial, caricato su YouTube, ha già conquistato il popolo della rete, ottenendo oltre 17 milioni di visualizzazioni. Del resto, non è da tutti farsi lo shampoo “con tutte quelle tutte quelle bollicine”.

L’ultima passione vip è il ‘natural bar’ con i supersucchi detox  

L'ultima passione vip è il 'natural bar' con i supersucchi detox

Emis Killa e Giorgio Petrosyan

Pubblicato il: 06/10/2015 18:05

È l’ultima tendenza importata a Milano da Los Angeles ed ha già attirato le attenzioni di molti vip, soprattutto quelli vegani e attenti alla salute. Si tratta dei ‘natural bar’, bistrot che somministrano solo succhi di frutta e verdura e insalate personalizzati che aiutano a purificare l’organismo ma anche a dimagrire. Non a caso sui Navigli, in via Vigevano, ha fatto la sua comparsa da qualche giorno ‘Vitamic Chic’, diventato già meta di volti noti dello showbiz.

La particolarità di questi super-succhi è che ognuno contiene ben 1,8 kg di frutta e verdura fresche e completamente biologiche, e non prevede alcuna aggiunta di conservanti o altri additivi chimici. E molti li usano come pasto sostitutivo, declinando la composizione personalizzata a secondo delle esigenze: ipocalorica per chi deve perdere peso, energetica per chi fa sport, ecc. Tra gli amanti del ‘vitamic chic’ anche il rapper Emis Killa e La Pina Dj.

Ricerca: studio sulla memoria, per richiamare un ricordo se ne perde un altro  

Scoperto 'lato oscuro' della memoria, per richiamare un ricordo se ne perde un altro

Pubblicato il: 17/03/2015 19:57

Ricordare un dettaglio ce ne fa dimenticare un altro. E’ il gioco di equilibrio che avviene nella nostra mente, fotografato da uno studio dell’Università di Birmingham e del Mrc Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge: richiamare intenzionalmente un ricordo ci porta a cancellarne un altro ‘concorrente’, che potrebbe interferire con il corretto funzionamento della nostra memoria. In parole povere e un po’ paradossali, l’atto di ricordare potrebbe essere una delle principali cause per cui si dimentica qualcos’altro. La ricerca, pubblicata sulla rivista ‘Nature Neuroscience‘, rappresenta il primo tentativo di identificare il meccanismo di ‘dimenticanza adattiva’ nel cervello umano. La scoperta è stata realizzata utilizzando tecniche di imaging (risonanza magnetica funzionale) che hanno mostrato come lo stesso processo viene implementato dalla soppressione di meccanismi corticali che sottostanno ai ricordi ‘concorrenti’.

Alcuni volontari sono stati monitorati mentre veniva chiesto loro di ricordare alcune immagini viste poco prima. Il team ha tracciato l’attività cerebrale indotta dai singoli ricordi e mostrato come questa sopprime altri ricordi: i pensieri ‘in concorrenza’ venivano riattivati sempre meno, man mano che si andava avanti con l’esperimento, a supporto dell’idea che stesse avvenendo una soppressione attiva della memoria. “In ambiente scientifico era noto che potesse esistere questo fenomeno – commenta Maria Wimber della Birmingham University – ma credo che la gente si stupirà nell’apprendere di questo ‘lato oscuro’ della nostra memoria“.

Salute: test online rivela l’età del cuore e predice infarto o ictus  

Test online rivela l'età del cuore e predice infarto o ictus

Pubblicato il: 10/03/2015 16:09

Basta inserire alcuni dati online, dall’età al peso, dalla pressione al livello di colesterolo, per conoscere l’età in cui si potrebbe essere vittime di un attacco di cuore o di un ictus. La ‘sfera magica’ digitale che potrebbe prevenire il ‘crack’ al cuore è un programma creato dal National Health Service britannico, l’omologo del Servizio sanitario italiano. Usando le informazioni inserite dall’utente, il programma calcola l’età reale del cuore e il suo stato di forma, riuscendo a stabilire poi con precisione quando potrebbero presentarsi i primi sintomi di un attacco di cuore o di un ictus. Il test è disponibile sul sito dell’Nhs.

Secondo Kevin Fenton, direttore del dipartimento Salute e benessere dell’Nhs, “troppe persone stanno morendo prematuramente per malattie causate da fattori di rischio come il fumo o l’ipertensione – precisa Fenton al ‘Telegraph’ – uno strumento come il test dimostra che non è mai troppo tardi per cambiare stile di via. Soprattutto offre la possibilità di vedere l’impatto di questa scelta e migliorare la qualità della vita delle persone“.

Ecco alcuni esempi di previsioni fatte dal sito: una donna quarantenne con un peso nello norma, che fuma meno di 10 sigarette al giorno e ha una storia familiare di diabete e malattia cardiovascolari, ha una età reale del cuore di 53 anni. Se non cambia stili di vita potrebbe essere vittima di un attacco cardiaco a 71 anni. Mentre un uomo 55enne, fumatore e in sovrappeso – secondo il test – ha un età del cuore di 67 anni e ha il 30% di probabilità di incorrere in un ictus nei prossimi 10 anni.