M5S, scoppia il caso Ciarambino: marito assunto da eurodeputata  

M5S, scoppia il caso Ciarambino: marito assunto da eurodeputata

(Fotogramma /Ipa)

Pubblicato il: 17/09/2019 18:35

di Antonio Atte

Malumori 5 Stelle sulla rotta Napoli-Bruxelles. Ha creato non pochi mal di pancia tra gli attivisti campani del M5S l’ingresso di Domenico Migliorini, marito della consigliera regionale campana grillina Valeria Ciarambino, nello staff dell’europarlamentare Chiara Gemma, docente universitaria risultata prima degli eletti nella circoscrizione Italia Meridionale alle europee di maggio. Nelle chat locali e anche a livello nazionale diversi pentastellati iniziano a interrogarsi sull’opportunità dell’assunzione di Migliorini, che lavorerà per Gemma con la qualifica di “assistente locale”, come tra l’altro si legge nella scheda personale dell’eurodeputata pubblicata sul sito web del Parlamento Ue.

Migliorini all’Adnkronos: “Valeria non c’entra nel mio rapporto con Gemma

Alle accuse di ‘parentopoli’ in salsa M5S ha voluto replicare, in una chat frequentata da attivisti ed esponenti locali del Movimento, la stessa Ciarambino, fedelissima del capo politico Luigi Di Maio in Campania. “L’invidia è una brutta bestia”, scrive Ciarambino in uno dei messaggi visionati dall’Adnkronos, accompagnato dagli ‘smile’. La consigliera regionale rispedice le critiche al mittente e difende la nomina del marito. Migliorini “sarà un raccordo tra il territorio e le istituzioni europee”, prosegue Ciarambino, ricordando che il consorte è stato suo collaboratore a titolo gratuito per cinque anni.

Sulla questione interviene la stessa Gemma. “Ho scelto Migliorini tra i componenti del mio staff locale: è una persona che ho conosciuto nel corso della campagna elettorale e del quale ho imparato ad apprezzare la straordinaria conoscenza del territorio”, precisa l’eurodeputata, che aggiunge: “Ho ritenuto, per questo, che il dottor Migliorini potesse rappresentare un valore aggiunto nel gruppo di lavoro della mia circoscrizione e curarne i rapporti con le realtà del territorio. A lui, come agli altri componenti del mio staff, è stato proposto un contratto della durata di un anno che prevede sei mesi di prova”.

Solidarietà alla Ciarambino è arrivata anche da una esponente di Forza Italia, la consigliera Maria Grazia Di Scala. “A differenza di altri che vedono ‘porcate’ dappertutto, sempre e comunque, se il marito della capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha ricevuto un incarico a Bruxelles non c’è nulla di male”, scrive in una nota l’azzurra.

“Semmai – ha proseguito Di Scala – dovremmo chiederci perché la collega Ciarambino sia stata per questo presa di mira soprattutto dal ‘fuoco amico’”. “Infatti – ha aggiunto – chi nel suo movimento la ritiene una presenza scomoda nella nuova sfida col governatore De Luca ha trovato adesso un buon motivo per indebolirla, per defenestrarla”.