Rider, trovato l’accordo  

Rider, trovato l'accordo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 04/10/2019 17:42

“La maggioranza di governo ha trovato l’accordo sui rider e sono molto soddisfatta perché finalmente anche questi lavoratori avranno maggiori diritti e tutele“. E’ il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo a commentare l’intesa raggiunta ieri in senato su un emendamento al Dl Crisi in discussione al Senato. L’accordo, spiega il ministro, prevede due tipi di intervento: ai ciclofattorini impiegati in maniera continuativa saranno garantire le tutele del lavoro subordinato, mentre a quelli che lavorano in maniera occasionale e discontinua sarà assicurato un pacchetto minimo di diritti inderogabili (dal divieto di cottimo alla paga minima oraria collegata ai Contratti nazionali di riferimento, salute e sicurezza, tutele previdenziali) a cui può affiancarsi una regolamentazione specifica tramite la stipula di contratti collettivi.

“Il principale obiettivo di questo intervento è stimolare, anche in tale settore, la contrattazione collettiva che avrà il compito di regolare in concreto la figura dei rider“.

Ma l’intesa non piace agli 800 rider, già protagonisti di una raccolta firme nei mesi scorsi contro la proposta del governo. “Siamo passati dalla padella alla brace. L’emendamento è insensato e pericoloso, perché obbliga le piattaforme a trovare un accordo coi sindacati tradizionali, ma i rider iscritti ai sindacati si contano sulle dita di una mano e il motivo è semplice: siamo lavoratori autonomi e quello che propongono i sindacati è lontano anni luce da quello che interessa a noi”, si legge. “Chiediamo un incontro urgente al ministro Catalfo per arrivare a una soluzione condivisa: il decreto potrebbe essere corretto semplicemente dando a reali rappresentanti dei rider il potere di trattare a livello aziendale con ciascuna piattaforma, indipendentemente se parte di sindacati tradizionali oppure no. Speriamo in un po’ di buonsenso e di ascolto da parte del governo, per una volta. Altrimenti diventerà troppo tardi”.