Pubblicato il: 17/10/2019 10:51
dall’inviata Silvia Mancinelli
Questa mattina al Tribunale di Pescara si tiene la prima udienza preliminare per la tragedia dell’hotel Rigopiano. Il reato ipotizzato per i 7 imputati è quello di depistaggio; per uno solo di loro, la funzionaria della Prefettura Ida De Cesaris, falsità in atto pubblico. “Con riferimento a questo processo – spiega all’Adnkronos l’avvocato Romolo Reboa, che assiste insieme al proprio team quattro famiglie – è estremamente importante verificare se il giudice ammetterà i nostri assistiti quali parti civili. L’ammissione delle parti civili è già stata ammessa in precedenti casi giurisprudenziali, come nel caso Cucchi, ma sarà una battaglia. Ci aspettiamo di vedere se il ministero degli Interni si costituirà o meno parte civile nei confronti della Prefettura”.
La richiesta di rinvio avanzata in aula dai difensori degli imputati non è stata accolta dal giudice Antonella Di Carlo. I legali delle parti hanno chiesto il differimento dell’udienza preliminare per interloquire sulle costituzioni di parte civile. Nel motivare il rigetto del rinvio, nemmeno ‘ad horas’, il Gup ha ricordato come “la parte civile assume la qualità di parte nel processo fin dal momento della sua costituzione, da intendersi quale deposito dell’atto, senza necessità di un esplicito formale provvedimento ammissivo da parte del giudice, fatta salva la possibilità di procedere di seguito all’esclusione della parte civile su ufficio o su richiesta delle altre parti”.
