M5S, De Toma: “Da 10 a 15 deputati critici” 

M5S, De Toma: Da 10 a 15 deputati critici

(Fotogramma)

Pubblicato il: 28/12/2019 18:13

di Antonio Atte

“Non mi sento di escludere la possibilità che venga formato un nuovo gruppo o una componente del Misto qualora i numeri ci fossero. Ma nessuna fuga in avanti, per ora”. A parlare, in un colloquio con l’Adnkronos, è il deputato del M5S Massimiliano De Toma, indicato come uno dei possibili componenti del gruppo a cui, secondo indiscrezioni, starebbe lavorando l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti. De Toma spiega che la costituzione di una nuova compagine sarebbe solo la “naturale conseguenza” dell’uscita dal Movimento di alcuni parlamentari. “Quanti sono i deputati critici? Da 10 a 15, a vario titolo“, prosegue l’esponente grillino, “ma si tratta di numeri variabili”.

Per De Toma c’è un problema di “visione del Paese” all’interno del Movimento. “Che ci sia un malessere è evidente, sicuramente non è frutto di un capriccio personale”, sottolinea. Ma il suo addio non è scontato: “Voglio vedere se il M5S è in grado di cambiare. In caso contrario prenderò una decisione. Per ora non c’è alcuna velleità di costituire gruppi o componenti” e se un gruppo nascerà, quest’ultimo “appoggerà comunque l’attuale governo”. Il deputato spiega di aver parlato anche con il capogruppo del M5S alla Camera, Davide Crippa: “Cosa mi ha detto? Di avere pazienza…”.

Intanto nel Movimento è scoppiata la guerra delle rendicontazioni. Un tutti contro tutti sfociato in una girandola di accuse e recriminazioni che ha costretto il Blog delle Stelle a intervenire con un duro comunicato: tutti i parlamentari non in regola con le restituzioni contattati via mail dai probiviri “sono stati invitati a ottemperare agli impegni giuridici e morali assunti entro e non oltre il 31 dicembre 2019”, altrimenti scatteranno sanzioni disciplinari. “Si avvicina il 31 dicembre – osserva De Toma – e il Movimento all’interno ha un grosso problema, le restituzioni. Perciò stanno facendo pressioni sui ritardatari esortandoli a mettersi in regola. Ma sarà un boomerang, perché, anche se ciò è giusto, si vogliono nascondere le tante criticità e contraddizioni del Movimento”.

CATALDI – “Sono in una fase di riflessione, non ho ancora preso alcuna decisione in merito” dice all’Adnkronos Roberto Cataldi, deputato del M5S indicato come possibile futuro componente del gruppo parlamentare a cui, secondo indiscrezioni, starebbe lavorando Fioramonti. “Al momento ho intenzione di aprire un’interlocuzione con il capo politico a cui chiederò un cambio di governance in materia di sisma”, dove “la gestione è risultata fallimentare: in molti paesi distrutti dal terremoto – attacca l’avvocato marchigiano – non c’è neppure un cantiere aperto”.

Oltre a Cataldi, per questa nuova compagine parlamentare filo governativa si fanno i nomi di altri grillini come, oltre a De Toma, Rachele Silvestri, Nadia Aprile, Roberto Rossini; o ex 5 Stelle come Gloria Vizzini, la quale per ora si ritiene una semplice “osservatrice”.