Sei punti nel recovery plan italiano, oggi le linee guida 

Sei punti nel recovery plan italiano, oggi le linee guida

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Pubblicato il: 09/09/2020 07:07

Sei mission nel Recovery plan nazionale entro un quadro coerente, fatto di ‘cluster’ con una strategia di fondo basata su innovazione e ambiente volta a rinnovare il Paese. Le linee-guida del piano sono ormai definite e saranno al centro della riunione del Comitato interministeriale per gli Affari europei.

TABELLA MARCIA SERRATA. Oggi il comitato dovrebbe approvare le linee-guida poi arriverà la stesura vera e propria del Piano entro metà ottobre. L’intenzione del governo è infatti di presentarlo con la legge di Bilancio attesa in Cdm per il 15 del prossimo mese. Tempi stretti quindi per mettere a terra il quadro definitivo e avviare il confronto informale con Bruxelles. Le prime risorse potrebbero arrivare già a gennaio. Tutto il piano sarà soggetto a monitoraggio costante per assicurare il corretto uso delle risorse, pena lo stop ai prestiti.

I CLUSTER. Digitale; infrastrutture; decarbonizzazione; istruzione; inclusione sociale e territoriale; salute: sono sei le macro-aree entro le quali si sviluppano a modi grappolo le proposte ed i progetti del Recovery made in Italy.

DIGITALE. Completamento della rete in fibra ottica e per il 5G. Fari sugli investimenti per la digitalizzazione della Pa favorendo la diffusione dei pagamenti digitali nel pubblico e nel privato alla luce dei ritardi dell’Italia dove gli e-pagamenti ammontano al 49% del totale pagamenti contro il 75% di Francia e Germania.

INFRASTRUTTURE. Accanto alle infrastrutture immateriali ci saranno gli investimenti per il completamento delle reti Ue e lo sviluppo delle infrastrutture autostradali viadotti e ponti.

DECARBONIZZAZIONE. Decarbonizzazione dei trasporti, transizione energetica, economia circolare tta gli investimenti per la sostenibilità ambientale.

FORMAZIONE. E-learning, digitalizzazione dell’istruzione, lotta all’abbandono scolastico, nell’agenda delle priorità del governo.

INCLUSIONE SOCIALE E TERRITORIALE. Investimenti per la famiglia, il lavoro e la formazione al centro dei piani del governo per colmare un gap Nord-Sud ma anche tra redditi che si è aggravato negli anni.

SALUTE. Si punta a investimenti per ammodernare le strutture sanitarie e per sviluppare un’offerta di servizi innovativi, affrontando il problema delle carenze delle rsa con investimenti in servizi per il senior housing / assisted living.