Crisanti: “Mascherina all’aperto? Governo preoccupato”  

Crisanti: Mascherina all'aperto? Governo preoccupato

(Fotogramma)

Pubblicato il: 07/10/2020 06:44

“Io ho sempre utilizzato la mascherina all’aperto. Non c’è stato un giorno in cui non l’abbia utilizzata. E’ una misura che ha una componente psicologica, di segnale, in qualche modo il governo è preoccupato. Ci sono le multe? Speriamo che le facciano, altrimenti sarebbe controproducente avere una regola di questo tipo e poi non avere la capacità di farla rispettare”. Sono le parole del professor Andrea Crisanti a Cartabianca.

“Tutti noi saremo passati davanti a una scuola, duole vedere che i giovani non hanno recepito il messaggio. Abbiamo speso 2 miliardi per acquistare i banchi, per garantire il distanziamento, poi escono da scuola, attraversano la strada e fanno un casino…”, aggiunge.

“Se raggiungiamo in pochi giorni 3500 casi vuol dire che il virus è passato da una situazione costante ad un andamento esponenziale. Questa variazione dovrebbe preoccupare: se passiamo da 1500 a 2500 e a 3500, vuol dire che la dinamica di trasmissione è cambiata. Non mi soffermo sul numero ma sulla dinamica, è diverso”, afferma.

“I numeri sono cresciuti rapidamente in altri paesi, l’Italia ha goduto di un mese tutto sommato stabile. Con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività è inevitabile quello che sta accadendo ora. A marzo e ad aprile è successo qualcosa di eccezionale, se volessimo paragonare i casi attuali con quelli di febbraio-marzo li dovremmo moltiplicare per 20. In base ai dati dell’Istat, a marzo abbiamo avuto 1 milione di casi: una media di 30.000 casi al giorno, con picchi di 50-60.000. Questi 3mila casi sono un piccolo campanello d’allarme ma non siamo nella situazione precedente”, aggiunge.