Caso Paladino, Lamorgese: “Scorta attendeva Conte” 

Caso Paladino, Lamorgese: Scorta attendeva Conte

(Fotogramma)

Pubblicato il: 02/12/2020 16:40

”Nella mattina del 26 ottobre personale del dispositivo di tutela del premier Conte si trovava nelle vicinanze dell’abitazione della signora Paladino in attesa che uscisse il presidente del Consiglio dei ministri”. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese al question time alla Camera, rispondendo a una interrogazione di Alessandro Morelli (Lega) sull’eventuale uso dell’auto di servizio e della scorta del premier Giuseppe Conte da parte della compagna Olivia Paladino.

“Come è d’uso alcuni operatori impegnati in una preliminare osservazione notavano la presenza di una troupe televisiva, risultata poi essere del programma Le Iene, munita di videocamera e microfono che stazionava davanti ad un vicino supermercato. Uno degli addetti alla tutela del presidente si avvicinava alla troupe per verificare eventuali aspetti critici collegati all’imminente passaggio del presidente Conte”, aggiunge Lamorgese.

”La signora Paladino, uscita a piedi dal palazzo, e immediatamente inseguita dalla troupe televisiva, decideva per sottrarsi alle insistenti domande dell’inviato di rifugiarsi all’interno dell’attiguo supermercato, raggiungendo il fondo del locale. A questo punto il titolare del negozio richiamava l’attenzione dell’operatore della scorta avvertendolo di aver chiesto all’inviato tv di uscire dall’esercizio, tenuto conto che il loro ingresso era avvenuto al solo scopo di ottenere dichiarazioni dalla signora Paladino. La signora Paladino appariva chiaramente turbata, sicché uno degli operatori addetti alla tutela, coadiuvato da due colleghi, provvedeva esclusivamente ad accompagnarla verso l’abitazione, distante poche decine di metri, dove peraltro in quel momento si trovava il presidente del Consiglio”, prosegue

”La troupe televisiva continuava comunque a seguire la signora Paladino e a porre insistenti domande senza tenere conto del turbamento e della sua volontà di non rilasciare dichiarazioni, desistendo solo a pochi metri dall’abitazione, da cui poi si allontanava spontaneamente”.

Lamorgese precisa che ”la persona alla quale la signora Paladino prima di lasciare il negozio ha consegnato una borsa non era un operatore del servizio di tutela del presidente Conte bensì uno dei titolari dell’esercizio commerciale”.