Migranti, Salvini: “Nuove regole o stop missione Sophia”  

Migranti, Salvini: Nuove regole o stop missione Sophia

Foto di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 05/12/2018 11:23

Stop alla missione Sophia in mancanza di nuove regole“. Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso dell’audizione al Comitato Schengen. “Noi – ha detto il vicepremier – manteniamo ferma l’indisponibilità a procedure di sbarco che prevedono l’approdo solo in porti italiani. Al momento non ci sono progressi significativi nel negoziato nonostante le nostre richieste di cambiare le regole d’ingaggio. Senza una convergenza sulle nostre posizioni non riteniamo opportuno continuare la missione”.

La missione EuNavFor Med, detta anche Operazione Sophia dal nome di una bambina data alla luce da una donna somala su una delle sue navi, è nata nel 2015, dopo il naufragio, avvenuto il 18 aprile di quell’anno al largo delle coste libiche, di un peschereccio, in cui morirono oltre 800 persone. Obiettivo della missione, per la quale si impegnò in particolare l’alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, era “adottare misure sistematiche per individuare, fermare e mettere fuori uso imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dai trafficanti di esseri umani”, tutto questo “nel pieno rispetto del diritto internazionale”.

La missione dall’ottobre 2015 opera in acque internazionali abbordando, perquisendo e sequestrando natanti sospettati di essere utilizzati per il traffico di esseri umani. Un rapporto della Camera dei Lord, riportato dal Daily Mail, nel 2017 accusò l’operazione Sophia di essere una “calamita per migranti”. Tuttavia, anche se ha salvato migliaia di vite, Sophia non è una missione nata al fine di effettuare salvataggi in mare; quella di ricerca e soccorso è semplicemente un’attività che, “pur non rientrando nel mandato assegnato alla missione, è un obbligo ineludibile per il diritto internazionale, in adempimento al quale la missione EuNavFor Med si è prestata attivamente, prevedendo il soccorso anche nelle procedure operative”, spiega il ministero della Difesa. Il mandato della missione scadrà a fine anno.