Alitalia, Di Maio: “Non ci dovranno essere esuberi”  

Alitalia, Di Maio: Non ci dovranno essere esuberi

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Pubblicato il: 12/12/2018 18:14

Un nuovo piano industriale entro fine gennaio che vedrà, come principali attori, le Ferrovie dello Stato, e partner internazionali. È questo il fulcro dell’operazione Alitalia che, sulla falsariga delle altre compagnie europee, vedrà un ingresso diretto del Mef con una quota intorno al 14%, ora allo studio del Governo e che sarà oggetto di una trattativa con l’Unione europea, nel capitale della newco che verrà costituita. Nel giorno in cui il Governo proroga per altri sei mesi la scadenza per la restituzione del prestito ponte di 900 milioni , più gli interessi, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, fa il punto con i sindacati sui lavori in corso per il rilancio della ex compagnia di bandiera. Rilancio, appunto, con la massima tutela dell’occupazione sul modello Ilva, e non salvataggio, tiene a puntualizzare il vicepremier ai rappresentanti delle 16 sigle sindacali, confederali, autonome e associazioni professionali di categoria, presenti oggi al tavolo al Mise, insieme alla terna commissariale. È questo, infatti, il concetto chiave per il futuro di Alitalia sottolineato dal ministro Di Maio nel corso dell’incontro, durato circa due ore. “Sono molto fiducioso che Alitalia possa essere rilanciata e essere all’altezza delle sfide sui mercati e che gli italiani non debbano metterci più soldi”, assicura. Stiamo lavorando -spiega il vicepremier- Le Ferrovie hanno fatto la propria offerta vincolante e c’è tanto interesse sui mercati e questa, finalmente, può essere una grande occasione per andare a prendere i turisti e portarli In Italia”.

E nei due mesi esatti passati dall’ultimo incontro con i sindacati sono state compiuti passi avanti e gettate le fondamenta del progetto: “stiamo mantenendo le promesse fatte il 12 ottobre scorso. le Ferrovie infatti hanno presentato la propria offerta vincolante ed entro il 31 gennaio ci sarà il piano industriale e insieme a soggetti di mercato, che -chiosa – è una delle condizioni vincolanti che hanno posto le Ferrovie quando hanno presentato la loro proposta. A questo – prosegue – si aggiunge l’ipotesi di una partecipazione diretta dello Stato, che fa parte dell’interlocuzione con l’Unione europea”. Insomma, per Di Maio “si può ora dire che non stiamo più lavorando al salvataggio ma al rilancio della compagnia e se vogliamo, possiamo avere la prima azienda al mondo ferro-aereo-gomma. Ora abbiamo già i presupposti per poter arrivare a gennaio a un piano industriale che vede al centro Fs e uno o più partner industriali”. Una ricerca, quella del partner, che è in corso “senza pregiudizi. Le manifestazioni di interesse sono arrivate solo da EasyJet e Delta ma non ho alcun pregiudizio verso altri attori e alle Ferrovie nessuno nega di poter ricercare partner oltre a chi ha presentato le offerte”, dice Di Maio. “Se le Ferrovie dovessero trovare un altro partner, potranno sicuramente costruire un piano insieme a lui”, precisa ancora. Sulla possibilità che Delta e EasyJet possano costituire un consorzio in vista di una partnership con Alitalia, “questo chiedetelo a Delta e EasyJet”, ha risposto Di Maio. “A gennaio -ha poi aggiunto- i tempi saranno maturi per avere e valutare un piano abbastanza dettagliato”. In attesa che le Ferrovie concludano la loro confirmatory due diligence, come previsto dell’offerta vincolante, l’orizzonte temporale dell’operazione Alitalia si sposta al nuovo anno. Prudenti i sindacati, che, comunque, sottolineano le rassicurazioni ottenute oggi sul fronte occupazionale e sul rilancio industriale della compagnia.

Quello di oggi al Mise è stato “un incontro importante”, sottolinea la segretaria generale della Cisl Anna Maria Furlan. “Abbiamo avuto la conferma della partecipazione delle Fs, della ricerca di un partner della compagnia e è stato ribadito che non ci saranno esuberi”, evidenzia. “A fine gennaio avremo finalmente un piano da discutere. L’impostazione del lavoro va avanti e speriamo vada avanti con buoni risultati”. E, sottolinea ancora, “saremo soddisfatti a fine percorso con una Alitalia rilanciata sui mercati internazionali e con la sua occupazione salvaguardata”. Per Carmelo Barbagallo, numero uno della Uil, – “oggi somo arrivate alcune risposte e la più importante che non si sente parlare solo di salvataggio ma soprattutto di rilancio di Alitalia”. “Per noi – dice – è fondamentale salvaguardare i livelli occupazionali anche attraverso il fondo di solidarietà. Bisogna ora vedere se farlo con modifiche alla legge di bilancio”. Di incontro interlocutorio parla il neo segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio. Un incontro che “non ha portato grandissimi elementi di novità. Ora ci rivediamo a gennaio e si deve assolutamente evitare di arrivare alla stretta finale negli ultimi giorni ma piuttosto bisogna arrivarci con un percorso condiviso”.