Cesare Battisti (FOTOGRAMMA/IPA)
Pubblicato il: 14/12/2018 07:35
Ordinato l’arresto di Cesare Battisti. E’ quanto deciso da un giudice del Tribunale Supremo brasiliano, Luiz Fux, con una mossa che apre la strada all’estradizione in Italia dell’ex terrorista dei Pac da parte dell’attuale presidente Michel Temer e del nuovo, Jair Bolsonaro, che si insedierà il prossimo primo gennaio. Lo riporta il giornale ‘Folha de Sau Paulo’.
Durante la campagna elettorale e dopo la sua vittoria, Bolsonaro ha più volte ripetuto la sua intenzione di estradare in Italia Battisti, che vive in libertà in Brasile dal 2010 e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello Stato di Sau Paulo.
Con la sua decisione, il giudice ha accolto la richiesta della procuratrice generale Raquel Dodge, dell’arresto preventivo di Battisti, una misura definita “necessaria” per “evitare il rischio di fuga e per assicurare l’eventuale futura estradizione in Italia”. A questo proposito il giudice Fux ha ricordato quando, nell’ottobre 2017, Battisti è stato fermato a Corumba, sulla frontiera con la Bolivia, mentre – secondo quanto dichiarato dalle autorità – cercava di attraversare il confine con euro e dollari non dichiarati.
L’ESTRADIZIONE – Il Tribunale Supremo brasiliano aveva votato già nel 2010 per l’estradizione di Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi, ma l’allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva la negò concedendogli lo status di rifugiato. Sottolineando la natura “strettamente politica” di quella decisione, il giudice Lux ha quindi affermato che il nuovo presidente potrà rivederla: “E’ nella stessa natura degli atti prodotti nell’esercizio del potere sovrano la loro reversibilità”, scrive il giudice.
IL RICORSO – Gli avvocati di Battisti ovviamente sostengono che la decisione di Lula di negare l’estradizione sia irrevocabile. In attesa comunque di leggere il dispositivo della decisione del giudice, per il momento non hanno rilasciato commenti, si legge ancora sul sito del giornale brasiliano, che ricorda che ora i legali potranno presentare un ricorso urgente per evitare l’arresto.
L’ARRESTO – Battisti è stato arrestato nel 2007 in Brasile, dove si era rifugiato dopo aver lasciato nel 2004 la Francia – doveva aveva vissuto dagli anni ’80, protetto dalla ‘dottrina Mitterand’ e intraprendendo una carriera da scrittore. Nel 2009 ha ricevuto lo status di rifugiato politico dall’allora ministro della Giustizia, Tarso Genro. Nonostante questo il Tribunale Supremo Federale nel 2010 ha concesso l’estradizione, poi negata dal presidente Lula. L’anno seguente il Tribunale ha ratificato la decisione del presidente e il governo ha concesso a Battisti la residenza permanente in Brasile.