Immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)
Pubblicato il: 21/12/2018 08:50
Le parole di Angelo Tofalo sugli F35 diventano un caso, dentro e fuori il Movimento 5 Stelle. Nel corso di un convegno sul tema della sicurezza, che si è tenuto alla Camera martedì, il sottosegretario grillino alla Difesa ha speso parole di ‘elogio’ nei confronti dei famosi caccia, contro i quali il M5S si è sempre scagliato. “E’ normale – ha scandito Tofalo – che dobbiamo fare un po’ di calcoli, sia per quanto riguarda la tasca, ossia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda la tecnologia. Ma resta ovvio che non possiamo rinunciare a una grande capacità aerea per la nostra Aeronautica che ancora oggi ci mette avanti rispetto a tanti altri Paesi”.
Frasi che hanno mandato su tutte le furie gli attivisti grillini e fatto storcere il naso ad alcuni parlamentari. “Saranno tecnologicamente molto validi – commenta con l’Adnkronos il senatore Matteo Mantero – ma visto che nella nostra visione del mondo non ci sono nuove guerre direi che semplicemente non ne abbiamo bisogno. Ci sono una miriade di modi migliori di spendere i soldi degli italiani. Anche nella prevenzione dei conflitti, ad esempio”. Perplessa anche la deputata Doriana Sarli. “Non credo che non si possa rinunciare alla tecnologia degli F35 – dice all’Adnkronos la parlamentare campana -. Accetto che ci possano essere difficoltà a sfilarsi, però per tanti anni abbiamo analizzato che era una cosa di cui potevamo fare a meno. E questa è stata la posizione del M5S per molto tempo. Cambiano i conti ma la posizione politica resta quella”.
Emanuela Corda, capogruppo M5S in Commissione Difesa a Montecitorio, prova a contestualizzare le dichiarazioni del sottosegretario: “Si parlava di difesa in generale e Tofalo ha solo parlato di ‘tecnologia’ non di numeri o pianificazione”. La vicepresidente della Commissione Difesa di Palazzo Madama, Daniela Donno, afferma che “la valutazione tecnica” sul programma F35 “è ancora in corso“, e che nei primi mesi del prossimo anno “sarà comunicato l’esito della valutazione”. Ma finora, precisa all’Adnkronos, “questo governo non ha speso un solo euro per comprare nuovi F35”.
DI MAIO – Sul tema è intervenuto oggi anche il vicepremier e capo politico 5 Stelle, Luigi Di Maio. “Il M5S è sempre stato critico e resta critico sugli F35, dobbiamo tagliare le spese inutili e nel 2019 ci sarà una revisione del programma”, ha detto il vicepremier ad Agorà su Rai3, spiegando che “alcuni sono stati già acquistati, ma questo non vuol dire che bisogna spendere tutto. Gli F35 non sono una nostra priorità“. Già ieri il titolare del Mise, ai microfoni di ‘Circo Massimo’, aveva spiegato che quello degli F35 “è un programma su cui continuiamo ad essere molto molto perplessi“. Il fatto che ci sia “non vuol dire che rifinanziamo tutto il programma, c’è una parte che è stata finanziata dagli anni precedenti”.
I SOCIAL – Intanto sulla pagina Facebook di Tofalo fioccano commenti negativi degli utenti. Solo per citarne alcuni: “Ho votato M5S anche per il taglio alle spese militari, se diventate favorevoli agli F35 siete solo dei voltagabbana”, scrive Giovanna. “Caro Tofalo – commenta Diego -, le tue esternazioni sugli F35 e la tua foto con mimetica e mitra, fanno solo perdere un sacco di voti, tornatene a casa”.
LA REPLICA – Dopo l’esplosione del ‘caso F35’ lo stesso Tofalo ha cercato di aggiustare il tiro via social. “E’ ancora in corso la valutazione tecnica avviata sul programma F35“, ha scritto ieri sera su Facebook il sottosegretario alla Difesa, sostenendo che “è prioritaria l’interlocuzione con gli Stati Uniti ma certo il programma verrà rivisto nel rispetto degli impegni presi ma tenendo conto dell’interesse nazionale. Nei primi mesi del 2019 comunicheremo l’esito della valutazione – ha aggiunto – questo governo non ha cacciato un solo euro per comprare F35”. “Voglio tranquillizzare chi ha dovuto leggere mediocri semplificazioni giornalistiche sul dossier F35″, ha spiegato l’esponente del M5S, sostenendo che “si è preferito estrapolare parole utili a titoli fuorvianti”. “Ho ribadito che l’italia deve trovare soluzioni che consentano di non gravare sulle finanze pubbliche – ha concluso Tofalo – e conservare la sovranità nazionale mantenendo la capacità operativa nella difesa dello spazio aereo”.