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Pubblicato il: 23/12/2018 15:59
“Basta morti innocenti da circoncisione clandestina che ormai sono più del 35 per cento di quelle che si effettuano in Italia”. Così l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa (Cili-Italia) condannano senza mezzi termini ed esprimono condoglianze e solidarietà ai genitori del bambino nigeriano morto e un altro ricoverato dopo una circoncisione a domicilio a Monterotondo.
“Noi da anni siamo impegnati a favore della legalità e del diritto della salute e il rispetto religioso per tutti contro ogni forma di illegalità e cure ‘Fai da te’ e le circoncisioni clandestine da personale e strutture non autorizzate e clandestine”, rimarca Foad Aodi, Fondatore Amsi e Co-mai commentando “con grande dolore l’ennesima tragedia da circoncisione clandestina”.
“Ormai sono più del 35 per cento le circoncisioni che si effettuano in modo fai da te e clandestino per vari motivi economici e mancanza di strutture autorizzate dove si può effettuare tale pratica per i bambini musulmani in Italia”, continua Aodi facendo un appello al ministero della Salute: “Autorizzare la circoncisione presso le strutture sanitarie pubbliche e private a livello nazionale con prezzi accessibili a tutte le famiglie musulmane ed ebree che tante volte sono costrette a tornare nei Paesi di origine per fare la circoncisione”.