Manovra, la piazza si prepara  

Manovra, la piazza si prepara

(Fotogramma)

Pubblicato il: 24/12/2018 08:42

”E’ passata la manovra del popolo”. Luigi Di Maio rivendica con orgoglio l’approvazione in Senato del ddl bilancio e insieme al collega di governo, Matteo Salvini, esulta perché il traguardo si avvicina, con il testo definitivo che dovrà fare un’ultima fermata alla Camera, per l’ultimo via libera. Ma opposizioni e sindacati sono sul piede di guerra. Il Pd è in campo, con Nicola Zingaretti che propone “a tutti i candidati alla segreteria di dare un segnale al Paese e organizzare insieme a gennaio in tutte le piazze delle città italiane una giornata straordinaria di mobilitazione”, e con Maurizio Martina che chiede di promuovere per sabato 29 dicembre davanti alla Camera “un presidio per la democrazia e l’Italia”, condividendo “la proposta di sviluppare questa mobilitazione anche a gennaio nelle piazze con presidi ovunque nel Paese”.

Pronte a scendere in piazza anche Cgil, Cisl e Uil che puntano il dito contro “una legge di bilancio sbagliata, miope, recessiva, che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale”. “Per rispondere ad una impostazione di politica economica assolutamente sbagliata e che non recepisce le richieste della piattaforma unitaria, Cgil, Cisl e Uil sono pronte alla mobilitazione unitaria che culminerà con una grande manifestazione nazionale a gennaio” fanno sapere i sindacati.

Durissimo il giudizio sul ddl bilancio anche di Fi e Fdi. Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, parla di “manovra recessiva” e dei “disastri prodotti sull’economia reale, con l’Italia ricaduta nuovamente in recessione, la terza in soli 10 anni”. “Occorre – sottolinea – prepararsi con le Forze pro-crescita in Parlamento e, fuori, ad un nuovo governo che sappia con velocità correggere e sanare tutte le storture prodotte in questi mesi, a cominciare da questa manovra, portando l’Italia sul sentiero della crescita”. Si tratta di una manovra “pessima” per Daniela Santanchè, senatrice di Fratelli d’Italia. “Non c’è la flat tax, l’unica cosa che aveva un senso – scandisce – Serviva uno choc fiscale che desse uno slancio ai consumi. Questa flat tax non c’è, è scomparsa, non ci sono meno tasse ma ci sono più tasse”.

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