Il governo giapponese ha comunicato che uscirà dall’International Whaling Commission (ICW) per riprendere la caccia alle balene a scopi commerciali dal 2019. Una decisione che farà molto discutere a livello internazionale, ma che era prevista. “La dichiarazione di oggi non è al passo con la comunità internazionale, per non parlare della protezione necessaria per la salvaguardia e il futuro dei nostri oceani e di queste maestose creature”, ha detto in una nota Sam Annesley, direttore esecutivo di Greenpeace Japan, aggiungendo che “il governo del Giappone deve agire con urgenza per conservare gli ecosistemi marini, piuttosto che riprendere la caccia commerciale”.
A settembre scorso il Giappone aveva proposto di revocare il divieto di caccia alle balene nel corso del vertice annuale dell’Iwc in Brasile, ma la proposta era stata respinta. Il Paese del Sol Levante ha ufficialmente fermato l’attività nel 1988, rispettando l’adozione da parte dell’Iwc di una moratoria del 1986 volta a proteggere le balene dall’estinzione. Tuttavia, ha continuato a uccidere le balene in nome della “ricerca scientifica”, secondo alcuni una scappatoia dalle regole dell’Iwc che ha permesso al Paese di perseguire la sua caccia annuale a fini commerciali. Tokyo sostiene che con una moratoria in vigore da oltre 30 anni, le specie di balene in via di estinzione avranno avuto tutto il tempo per rigenerarsi.