Roman è stata il primo capo astronomo della Nasa nei laboratori delle scienze spaziali e al tempo stesso la prima donna a ricoprire una posizione esecutiva nell’agenzia. Il suo contributo innovativo nel rendere realtà il telescopio spaziale Hubble le è valso il soprannome di “Mother of Hubble”. Hubble venne lanciato in orbita nel 1990 ed è uno dei più grandi e versatili telescopi che ha permesso di ottenere immagini a risoluzione estremamente elevata.
Nata a Nashville, nel Tennessee, il 16 maggio 1925, Nancy Grace Roman coltivò la passione per l’astronomia fin da bambina, fondando un club astronomico con i suoi compagni di classe all’età di 11 anni. Dopo aver finito il liceo in soli tre anni, lavorò in diversi osservatori ottenendo prima la laurea e quindi un Phd in astronomia. Nel corso dei suoi studi, Nancy Roman lottò contro il pregiudizio che le donne non fossero portate per il lavoro dello scienziato.
Quasi trentenne, Roman scoprì un comportamento insolito negli spettri di emissione della stella Ag Draconis: pubblicò le sue scoperte, diventando famosa nel campo dell’astronomia.
Dopo aver lavorato al Naval Research Laboratory, fece domanda alla Nasa, appena costituita, e divenne la prima Chief of Astronomy del suo Office of Space Science, nonché la prima donna a occupare una posizione dirigenziale presso l’agenzia spaziale americana. Nel corso della sua carriera presso la Nasa, Nancy Roman partecipò allo sviluppo e al lancio di numerosi satelliti e soprattutto alla progettazione del telescopio spaziale Hubble. Roman ha ricevuto la Medaglia per risultati scientifici eccezionali della Nasa nel 1969. Il Nancy Grace Roman Technology Fellowship in astrofisica e l’asteroide 2516 Roman prendono il nome dalla famosa scienziata.