Fisco: i casi in cui si può dare la prima casa in affitto  

Bonus prima casa, i casi in cui si può affittare senza perderlo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 11/09/2019 11:58

E’ sempre caro il tema del bonus prima casa: l’agevolazione consente un risparmio d’imposta notevole a chi compra un immobile da adibire ad abitazione. Tuttavia, la normativa è complicata e pone spesso numerosi dubbi come, ad esempio, quelli in materia di affitto. E’ quanto rileva ‘Laleggepertutti.it’ in un articolo pubblicato oggi sul sito.

Una volta acquistata l’abitazione con il bonus prima casa, scrive il sito di informazione e consulenza legale, questa può essere data in affitto senza subire la decadenza dai benefici fiscali. Non osta la necessità di fissare la propria residenza nel medesimo Comune ove si trova la nuova abitazione. Come detto, infatti, la legge richiede che detta residenza sia stabilita in un posto qualsiasi purché all’interno del territorio comunale ove si trova la nuova abitazione, ma non necessariamente nella via e al numero civico di quest’ultima.

Quindi, il contribuente ben potrebbe dare in affitto la prima casa e andare a vivere in un altro immobile, magari ottenuto in comodato da un parente. Chiaramente, non deve trattarsi di un’altra casa di sua proprietà poiché, altrimenti, verrebbe meno il requisito secondo cui, nello stesso Comune, non si possono avere due o più abitazioni.

Tale è anche il pensiero dell’Agenzia delle Entrate che, con una apposita circolare, ha detto che la locazione dell’immobile acquistato con l’agevolazione in parola non comporta la decadenza, in quanto “non si ha la perdita del possesso dell’immobile”.

In sintesi: se è vero che non si deve essere per forza residenti nell’abitazione acquistata col bonus, la si può certo dare in affitto a terzi e fissare la propria residenza altrove, purché nello stesso Comune.