“Aiutateci a creare app su votazioni”, Rousseau a caccia di esperti  

Aiutateci a creare app su votazioni, Rousseau a caccia di esperti

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 19/09/2019 16:28

A.A.A. cervelloni cercansi. L’Associazione Rousseau, che gestisce la piattaforma della ‘democrazia diretta’ grillina, è a caccia di esperti per sviluppare una nuova app, che consentirà agli iscritti di partecipare alle votazioni tramite cellulare. Ad annunciarlo, in una intervista al ‘Fatto Quotidiano’, è stata Enrica Sabatini, dirigente dell’Associazione fondata da Davide Casaleggio. Oggi sul Blog delle Stelle, spiega Sabatini, sarà lanciata “una call internazionale, un bando per formare una squadra che lavorerà alla nuova applicazione per votare su Rousseau dagli smartphone. Chiederemo a chiunque ne abbia voglia di aiutare volontariamente i nostri tecnici a scrivere il codice della app, l’alfabeto tramite cui funzionerà, nella massima trasparenza”.

“Molti si erano offerti di darci una mano dopo la votazione sul nuovo governo del 3 settembre. E ora potranno aiutare il responsabile del progetto, un ingegnere di San Francisco con cui lavorano 5-6 sviluppatori”, prosegue l’ex capogruppo M5S nel Comune di Pescara illustrando il progetto ‘open source’. Per quanto riguarda la data di debutto della nuova app, Sabatini osserva: “Dipende da quali e quanti contributi riceveremo. Non abbiamo tempi precisi”. A chi le ricorda della multa di 50mila euro inflitta lo scorso aprile a Rousseau dal Grante per la Privacy per non avere protetto adeguatamente i dati personali degli iscritti in occasione del voto online, Sabatini replica: “Quell’area voto non è più in uso, dalle scorse europee ne utilizziamo un’altra con elevati standard di sicurezza”.

Per sostenere Rousseau ogni parlamentare del Movimento 5 Stelle è tenuto a versare 300 euro al mese: “Il progetto di democrazia diretta portato avanti da Rousseau è nel Dna del M5S. E la piattaforma viene finanziata solo per una parte con i soldi dei parlamentari, un milione e 200mila nel 2018”, sottolinea l’ex consigliera pescarese, che aggiunge: “Il 60 per cento viene usato per tutte le spese della piattaforma, compresi affitto, manutenzione tecnica e i 12 dipendenti. Il resto sono per corsi ed eventi sui territori”.