La delicatezza di Beato Angelico entra nella collana d’arte Menarini  

La delicatezza di Beato Angelico entra nella collana d'arte Menarini

Pubblicato il: 24/09/2019 15:48

Si arricchisce del volume dedicato a Beato Angelico, l’Angelicus pictor’, la storica collana d’arte di Menarini, che ha superato i 60 anni di attività. Curato dallo storico dell’arte Renzo Villa, il saggio riccamente illustrato ricorda, innanzitutto come Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio, 1395 circa – Roma, 18 febbraio 1455), fosse convinto che ogni sua pennellata fosse d’ispirazione divina e che i suoi dipinti contribuissero a salvare le anime dei fedeli.

Frate domenicano e pittore rinascimentale “della luce”, Beato Angelico, santo patrono degli artisti, realizzò gran parte delle sue opere, caratterizzate dai colori splendenti e dai tratti delicati, a Firenze, nel convento di San Marco. E proprio a pochi passi dal luogo in cui il frate artista ha vissuto che Menarini ha voluto presentare la monografia a lui dedicata.

Nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze, il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, e l’autore, Renzo Villa, hanno presentato il volume d’arte, curato da Menarini in collaborazione con Pacini editore, ripercorrendo la vita e le opere del frate pittore. Alla presentazione hanno assistito Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, membri del Cda del gruppo farmaceutico Menarini, il presidente della società Eric Cornut e il nuovo amministratore delegato Elcin Barker Ergun.

“Beato Angelico è uno dei pittori più importanti e poetici del Quattrocento. Il soprannome con cui è conosciuto descrive perfettamente la dolcezza ultraterrena che connota il suo stile; è un bene che la sua opera e la sua figura siano diffusi al grande pubblico in questo volume appositamente realizzato da Menarini – ha spiegato Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – È una pubblicazione che esce praticamente a pochi giorni di distanza dalla chiusura della spettacolare mostra sul pittore tenutasi al museo del Prado, densa di novità”.

“Proprio a Firenze sorge il museo di San Marco, uno spazio che è stato la casa del Beato Angelico e che accoglie la maggior parte dei suoi capolavori. Personalmente – ed ora posso dirlo con la massima schiettezza, visto che l’unificazione di San Marco con gli Uffizi è stata da pochi giorni rescissa – lo ritengo uno dei musei più belli del mondo; colgo volentieri l’ occasione di questa bellissima pubblicazione per invitare tutti ad andare ad ammirarne i tesori”, ha aggiunto Schmidt.

Il curatore del volume Renzo Villa ha definito nella sua presentazione Beatio Angelico come “il pittore dei colori e della luce”, che ha lasciato “una grande lezione umanistica: è stato capace di narrare in modo straordinario gli eventi della storia sacra dipingendo in modo vivace”.

“Con il volume su Beato Angelico Menarini rinnova una storica tradizione artistica e trova conferma anche nel progetto multimediale Menarini Pills of Art, che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani all’arte – hanno detto Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, membri del Board e azionisti di Menarini – Sul sito Menarini vengono pubblicate, in ben sette lingue, delle brevi video pillole in cui gli esperti d’arte mostrano e raccontano le curiosità delle grandi opere presenti nelle nostre monografie”.

L’idea delle Menarini Pills of Art, filmati da un minuto e mezzo dedicati a opere di grandi artisti di ogni tempo, è stata particolarmente apprezzata dal direttore degli Uffizi: “un bel modo per avvicinare i giovani all’arte attraverso il web”.