Un software anti-frode, la proposta M5S  

Un software anti-frode, la proposta M5S

(Afp)

Pubblicato il: 30/09/2019 18:33

Un software anti-frode che consenta di recuperare dai 5 ai 7 miliardi di euro, risorse vive da mettere sul piatto del taglio al cuneo fiscale e del salario minimo – solo per citare alcuni obiettivi del governo giallorosso – per una manovra che non si limiti a sterilizzare le clausole Iva – la tagliola da 23 miliardi – ma realizzi anche le prime misure per spingere sul motore della crescita. A quanto apprende l’Adnkronos, questa la proposta avanzata dal M5S e che verrà messa sul tavolo da Luigi Di Maio già oggi, nel corso del Cdm: all’odg l’approvazione della nota di aggiornamento del Def.

Ieri il premier Giuseppe Conte, al termine del vertice a Palazzo Chigi finito nel cuore della notte, avrebbe chiesto agli alleati di governo soluzioni concrete per evitare una rimodulazione dell’Iva. Da M5S e renziani, in particolare, la richiesta di uno stop a qualsiasi aumento dell’imposta, compresi incrementi sui generi di lusso, linea che al momento sembra prevalere.

Ok a uno stop a 360 gradi, ma il presidente del Consiglio ha chiesto ai suoi di fornire risposte concrete, perché se i soldi per non far scattare le clausole di salvaguardia sono stati trovati, c’è bisogno di uno sforzo in più per individuare le risorse necessarie a realizzare le prime misure targate Conte bis.

Pronta la risposta del M5S, con Di Maio che sul tavolo è pronto a calare l’asso di un software che contrasti le frodi dei grandi evasori, mettendo fuori gioco l’arteficio di chi vanta crediti inesistenti per ottenere la compensazione dall’Inps. Oggi i soldi vengono recuperati in automatico, spiegano fonti di governo grilline, senza che nessuno controlli la veridicità delle dichiarazioni di imprenditori e aziende all’Istituto di previdenza. Da qui, l’idea di un software ad hoc che consenta di incastrare i furbetti, stanando le frodi e recuperando risorse che, stando alle stime, variano dai 5 ai 7 miliardi.