Gran Prevosto del Tortellino: “Bolognesi scioperate, non mangiateli senza maiale”  

Gran Prevosto del Tortellino: Bolognesi scioperate, non mangiateli senza maiale

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Pubblicato il: 01/10/2019 13:10

di Elena Davolio

“Il tortellino senza maiale offende i bolognesi, guai a chi ce li tocca. Bolognesi scioperate, non li mangiate!“. L’idea della Curia bolognese di servire tortellini senza maiale come gesto di integrazione e accoglienza per la festa di San Petronio, che si celebrerà venerdì prossimo, provoca una levata di scudi da parte del presidente dell’Associazione del Tortellino, Alberto Salvadori, in gergo più aulico Gran Prevosto della Dotta Confraternita.

“Ma stiamo scherzando! – si indigna con l’Adnkronos il presidente dell’Associazione che tutela su tutta la linea il tortellino emiliano -. Il tortellino emiliano è solo uno e guai a chi ce lo tocca. La Curia lo chiama il ‘tortellino dell’accoglienza’ ma per i bolognesi doc sarebbe come per un romano fare la cacio e pepe alla bolognese col ragù. Mi espongo ancora di più: come il kebab al maiale per essere accolti dai musulmani“. Proclama Salvadori: “Il tortellino è come il leone di San Marco per i veneziani, un simbolo intoccabile“.

La macchina organizzativa della Curia con le sfogline al seguito, autentiche vestali della pasta fresca, “purtroppo si è messa in moto – si rammarica Salvadori – e non la si può fermare”.

Come se non bastasse si è aggiunto un carico da novanta. “Tra i nostri soci – si rammarica Salvadori – c’è la presidente delle sfogline che ha già preso la decisione di fare questo intruglio in accordo con la Curia. E allora, poiché noi siamo gente sanguigna che non scende a compromessi, diciamo: ‘Bolognesi fate lo sciopero del tortellino senza maiale. Non li mangiate!'”.