“Papà mi ha cecato col cucchiaio”, il racconto di una bimba di 4 anni 

Papà mi ha cecato col cucchiaio, il racconto di una bimba di 4 anni

(Fotogramma)

Pubblicato il: 03/10/2019 15:22

di Silvia Mancinelli

Mi ha cecato papà con il cucchiaio, ho fatto cadere il bicchiere, l’ho rotto, papà è venuto e mi ha dato le botte; (la compagna dell’uomo) mi ha sbattuto vicino al lavandino, (la donna) stava lavando a terra e con la scopa mi ha dato in testa”. Sono gli episodi raccapriccianti raccontati dalla bimba di 4 anni maltrattata – a detta della bimba – dal padre e dalla sua nuova compagna, entrambi foggiani di 27 e 24 anni incensurati, per i quali il gip del Tribunale di Foggia ha disposto il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla piccola, scuola compresa.

Ascoltata in modalità protetta dalla neuropsichiatra infantile, la piccola ha ripetuto quanto già detto ai sanitari e al medico legale che le hanno prestato le cure il 3 settembre scorso. La storia, sulla quale hanno lavorato i poliziotti della Squadra Mobile agli ordini di Antonio Tafaro, è venuta alla luce grazie alla denuncia presentata dalla nonna della piccola. E’ stata la donna a raccontare il calvario della nipotina, culminato il primo settembre scorso quando la nuova fidanzata dell’ex genero ha prima colpito a schiaffi la bimba, in casa loro per il fine settimana, picchiandola con un cucchiaio prima di sollevarla e e farla sedere sul lavandino. “In più occasioni (il padre della piccola) – ha raccontato la nonna ascoltata a sommarie informazioni – mi riferiva che picchiava la bambina perché lo considerava il suo modo di impartire l’educazione ai propri figli”.

“Colpevole” di piangere per l’allontanamento del padre, la bimba è stata picchiata così forte da aver riportato contusioni ed ecchimosi all’inguine, sulle cosce, sulla regione sacrale, ematomi al volto giustificati questi ultimi dal papà in un messaggio vocale alla nonna come conseguenze di un continuo sfregamento dell’occhio avvenuto ad opera della stessa figlia. Maltrattamenti e lesioni aggravate le accuse contestate al padre e alla nuova compagna: botte e urla a una bambina nata grazie alla caparbietà dei medici riusciti a farla venire al mondo, con taglio cesareo, dopo la morte della mamma al nono mese di gravidanza.