Salvini: “Applausi a Rackete una vergogna”  

Salvini: Applausi a Rackete una vergogna

(Fotogramma)

Pubblicato il: 03/10/2019 11:17

“Non mi sognerei mai di applaudire una comandante che, dopo aver aspettato deliberatamente 15 giorni al largo di Lampedusa per scaricare a tutti i costi degli immigrati in Italia, ha addirittura speronato una motovedetta della Guardia di Finanza mettendo a rischio la vita delle donne e degli uomini in divisa. Provo pena, imbarazzo e vergogna per chi ha applaudito Carola Rackete a Bruxelles. L’omaggio alla comandante della SeaWatch3 è un’offesa all’Italia. E nessuno ha ancora smentito la notizia dei tre presunti torturatori di immigrati caricati da Carola e scaricati nel nostro Paese, cioè in quell’Europa dove qualcuno batte le mani alle ong”. Lo dice Matteo Salvini, commentando la reazione di alcuni parlamentari europei della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Ma Salvini non è il solo a tuonare contro la Capitana della Sea Watch. Con lui anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che su Twitter attacca: “E ora questa #KarolaRakete viene pure a dare lezioncine al Parlamento europeo, ottenendo l’applauso di gente come lei, cioè #bruttagente , una che stava per uccidere @GDF dovrebbe stare in galera”. A fargli eco, riprendendo le parole del leader leghista, due europarlamentari del Carroccio parlamentare europeo leghista Marco Campomenosi ed Elena Lizzi: “Ennesima umiliazione per l’Italia: il Parlamento Europeo guidato dal Piddino Sassoli – ‘cinguetta’ Campomenosi sul social – oggi accoglie con standing ovation la signora Rackete. Oggi a Bruxelles si celebra l’illegalità e il traffico di clandestini che, con il Governo PD-Cinque Stelle, è già ripartito di slancio!”. “L’applauso di alcuni parlamentari europei a #Rackete – ribatte Lizzi – ha umiliato e offeso l’Italia !Grazie alla collega @TardinoAnnalisa per l’intervento, nessuno può permettersi di dare lezione di solidarietà all’Italia!#Salvininonmollare”, l’hashtag che accompagna il tweet.