Società italiana ematologia, 3 borse studio a scienziati under 40  

Società italiana ematologia, 3 borse studio a scienziati under 40

Pubblicato il: 09/10/2019 16:28

Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria alle sessioni plenarie e parallele, una partecipazione confortante soprattutto se riferita alla componente giovane, che è stata numericamente importante a dimostrazione che la professione è viva, attiva, attenta e dinamica. La missione della Sie è da sempre quella di sostenere il progresso dell’ematologia, assicurare una sempre migliore assistenza ai pazienti e dare impulso alla formazione e aggiornamento professionale. Ecco perché in questo congresso abbiamo anche consegnato tre borse di studio da 30 mila euro ciascuno a tre giovani ricercatori under 40“. Lo afferma Paolo Corradini, presidente della Società italiana di ematologia (Sie) e direttore Divisione di Ematologia Fondazione Int, Cattedra di Ematologia Università degli Studi di Milano.

Grande partecipazione, infatti, al 47esimo Congresso nazionale della Società italiana di ematologia (Sie) patrocinato dal ministero della Salute che, dopo tre giornate caratterizzate da contenuti scientifici di alta qualità, si è chiuso a Roma oggi pomeriggio. Quasi 1.200 le presenze provenienti da tutta Italia e ben 130 i relatori, coinvolti uno stimolante programma scientifico sui più importanti temi e aggiornamenti del settore ematologico.

“Un bilancio molto positivo per questo congresso Sie 2019 – aggiunge Corradini – come società abbiamo voluto porre l’attenzione sul cambiamento dirompente che ha apportato l’introduzione delle Car-T nel campo dell’ematologia. Il mondo delle malattie del sangue è stato rivoluzionato dalla possibilità di curare alcune patologie del sangue, soprattutto quelle neoplastiche, senza chemioterapia, grazie all’uso di questa nuova terapia genica”.

Nei tre giorni si è fatto il punto sulle ultime scoperte e sul presente e futuro dell’ematologia, ponendo l’accento sull’importanza della ricerca. Il convegno ha visto la partecipazione di centinaia di ricercatori nazionali riuniti per trattare tutte le patologie legate al sangue e soprattutto i tumori che si collocano al quinto posto della classifica dei più frequenti in Italia, con 33 mila nuovi casi ogni anno.

“Con oltre 400 abstract scientifici presentati, più di 100 comunicazioni orali e circa 230 poster – ha ricordato il presidente – il congresso si è confermato come un evento di altissima qualità scientifica, capace di richiamare l’attenzione delle Istituzioni e della comunità ematologica nazionale”.