Tommaso Valletti
Pubblicato il: 18/10/2019 20:34
L’accordo raggiunto dal premier britannico Boris Johnson con l’Unione Europea è “quasi uguale a una versione” di quanto aveva concordato a suo tempo Theresa May, commenta Tommaso Valletti, direttore del dipartimento Economia e Public Policy della Business School di Imperial College a Londra. “Comunque i costi di stare fuori dal mercato unico saranno alti”, aggiunge nella sua veste di economista, l’ex Chief Competition Economist dell’Unione europea, raggiunto dall’Adnkronos sulla strada di Capitol Hill.
Valletti è intervenuto di fronte alla Commissione giustizia della Camera dei rappresentanti Usa in una audizione su dati e privacy nella concorrenza, insieme a Roslyn Layton, Rohit Chopra e Jason Furman. Durante il suo mandato alla DG Competition, fra il settembre del 2016 e lo scorso agosto, al fianco di Margrethe Vestager – Commissaria alla concorrenza uscente e confermata con questo incarico anche nella nuova Commissione- l’economista ha evidenziato l’importanza cruciale di questo tema.
Nella sua dichiarazione in sottocommissione antitrust Valletti ha ricordato la sua esperienza a Bruxelles, in particolare sul caso Google, ma anche i risultati del suo lavoro di analisi su Apple’s App Store, Amazon e Facebook. L’economista di Imperial ha sottolineato che l’Europa è stata “all’avanguardia sul fronte delle politiche per le piattaforme digitali, laddove l’antitrust degli Stati Uniti è stato più riluttante a intervenire”. Avanguardia, ha aggiunto, conquistata sulla base di analisi approfondite e non di posizioni anti Usa.
Domani la Camera dei comuni Gb voterà sull’accordo per l’uscita di Londra dall’Unione europea raggiunto ieri a Bruxelles da Johnson. In passato, i deputati britannici avevano ripetutamente bocciato la May sulla Brexit.