Gedi, Marco De Benedetti: “Non siamo barca senza timoniere, attacco di mio padre doloroso” 

Gedi, Marco De Benedetti: Non siamo barca senza timoniere, attacco di mio padre doloroso

Pubblicato il: 21/10/2019 16:59

Mio padre ha dato un’intervista al ‘Corriere della Sera’ che contiene un attacco a mio fratello Rodolfo e a me, un tema per noi doloroso, che si colloca sul piano personale e sul quale pertanto non desidero formulare commenti. Ma ciò su cui non posso esimermi dall’intervenire sono i giudizi pronunciati sul Gruppo e sulla sua situazione, in quanto essi sono infondati e gravi”. Lo afferma il presidente di Gedi Marco De Benedetti in una lettera ai dipendenti in cui spiega che “siamo molto meglio di come veniamo dipinti. Non siamo un Gruppo sconquassato, non siamo un Gruppo da Risanare, non siamo una barca senza timoniere”, afferma.

Riferendosi all’offerta di Carlo De Benedetti per l’acquisto del 29,9% di Gedi detenuto da Cir, “con l’impegno di Cir a disfarsi del restante circa 15% distribuendolo a tutti i suoi azionisti” il presidente di Gedi ricorda che “i termini dell’offerta sono stati giudicati irricevibili, valutazione che è poi stata confermata dalle analisti terze di cui si è letto nei giorni successivi”.

“Immagino che sarete stati colpiti dallo scambio di comunicati; lo avremmo evitato se, come proposto da mio padre nella sua lettera, ma poi da lui stesso non mantenuto, si fosse attesa la celebrazione del Consiglio di amministrazione di Cir per discuterne e addivenire a una pacata determinazione”. “Non deve sfuggire che il 45% di Gedi non appartiene a noi fratelli ma bensì a Cir di cui possediamo circa il 30% mentre il restante 70% è di altri azionisti che ci hanno affidato la gestione e di cui dobbiamo tutelare gli interessi secondo le regole e modalità del mercato”.

“Una nota particolarmente dolorosa e ingiusta è poi quella riguardante la Repubblica: non è vero che la si sta distruggendo. Al contrario stiamo registrando segnali incoraggianti come non si vedevano da anni, frutto del lavoro di tutta la redazione” afferma il presidente di Gedi.