Tre indagati per morte 19enne in discoteca, anche pusher e amico 

Tre indagati per morte 19enne in discoteca, anche pusher e amico

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Pubblicato il: 23/10/2019 14:44

La procura di Firenze ha iscritto tre persone nel registro degli indagati per la morte per overdose Erika Lucchesi, la 19enne studentessa di Livorno morta domenica mattina prima dell’alba nella discoteca Mind Club, ex Jaiss di Sovigliana di Vinci (Firenze), che fu il tempio della musica techno tra gli anni ’80 e ’90.

Tra gli indagati sono finiti il legale rappresentante del locale notturno, lo spacciatore della droga e un amico coetaneo della ragazza morta, un 19enne anche lui di Livorno per sospettare overdose da sostanze stupefacenti sintetiche. I reati per cui la procura procede sono quelli di cessione di stupefacenti e morte in conseguenza di un altro reato, cioè lo spaccio di droghe.

Al legale rappresentante della discoteca, una donna, la procura le contesta di non aver impedito ciò che sarebbe stata giuridicamente obbligata a impedire per la sua qualifica di legale rappresentante, ossia il presunto episodio di spaccio nel locale che poi avrebbe portato alla morte della giovane. Secondo l’ipotesi degli investigatori, che potrebbe essere confermata o meno dall’autopsia sul corpo della ragazza, a causare la morte di Erika sarebbe stato un mix di alcol e droga, probabilmente ecstasy. Il conferimento dell’incarico per l’autopsia che si svolgerà all’istituto di medicina legale dell’ospedale fiorentino di Careggi sarà dato oggi dal pm titolare del fascicolo, Fabio Di Vizio.

Secondo alcuni testimoni, la ragazza avrebbe consumato quattro pasticche della sostanza stupefacente sintetica, in parte comprate già a Livorno, prima di salire sul treno per Empoli, prima tappa per raggiungere nella serata di sabato sera la discoteca Mind Club. La ragazza era in compagnia di sette o anni amici livornesi, tutti più o meno coetanei. Non si esclude che altre pasticche siano state acquistate in discoteca.

I carabinieri del nucleo investigativo che conducono l’indagine sono risaliti all’identità del presunto spacciatore, che al momento però risulterebbe irreperibile.