World Internet Day, 50 anni di rete 

World Internet Day, 50 anni di rete

(Foto Fotogramma/IPA)

Pubblicato il: 23/10/2019 10:40

Quest’anno la “rete” spegne 50 candeline. Quattro lettere una sola, grande rivoluzione. Una rivoluzione che ha letteralmente dato vita ad un viaggio verso i numerosi processi innovativi nell’universo tecnologico-comunicativo, e che oggi, scrittura come protagoniste incontrastate della scena digitale, le generazioni dei “Millennials”. Ecco qui una piccola, rapida esplorazione alla volta delle tappe di questo viaggio.

21 Luglio 1969: l’astronauta statunitense Neil Armstrong compie un passo che, di lì a poco, avrebbe segnato il tempo. 29 Ottobre 1969: nei computer dell’Università della California accade qualcosa che, di lì a poco, avrebbe invece segnato il mondo. Il primo pacchetto di informazioni fu fatto viaggiare per 650 km, tra gli imponenti grattacieli di San Francisco verso i dispositivi dello Stanford Reaserch Institute. Ad essere trasmessa, una sequenza di due sole lettere: L e O. Stavano per scrivere “Login” prima che la rete si interrompesse bruscamente. 30 anni dopo, un giovane informatico britannico, Tim Berners Lee, che solo dopo essersi laureato aveva già costruito il suo stesso computer, realizzò un software in grado di immagazzinare perfettamente informazioni. Questa, la base concettuale per l’odierno World Wide Web.

Al culmine degli anni 2000, una nuova importante tappa: la creazione del Web 2.0. Associato a Tim O’Reilly, tale fenomeno viene identificato nello sviluppo del software base che ha portato con sé numerosi vantaggi, i quali ancora oggi, vi sono perfettamente ancorati. Tra questi la nascita e l’evoluzione dei social network sites, strumenti mediatici che permettono di ridurre le distanze mediante una comunicazione online perenne, di accedere a diverse tipologie di informazioni, ma soprattutto hanno radicalmente mutato la figura dell’“User”-“Utente”. Nelle prime forme di navigazione web, noi utenti, conducevamo una fruizione degli schemi comunicativi, dei messaggi e delle informazioni in maniera del tutto passiva; quasi una funzione “assorbente” all’interno della rete. Oggi ci siamo letteralmente trasformati in “Prod-Users”-“Prod-utenti”, produciamo e condividiamo contenuti muniti di qualsiasi dispositivo connesso.

Insomma: mezzo secolo in cui la realtà è cambiata radicalmente, mezzo secolo in cui la realtà è stata sostituita quasi del tutto dalla dimensione virtuale. “Half of the today’s youth would be unemployed if there was no internet in the world!” – “La metà della gioventù di oggi sarebbe disoccupata se non ci fosse internet al mondo!” recita un tweet con hashtag #WorldInternetDay. E proprio in occasione di questi 50 anni dalla nascita della prima forma del web, potremmo riflettere su quanto esso sia fondamentale nelle nostre vite. Vite in cui anche l’emisfero lavorativo è imprigionato nella rete, vite in cui tramite la stessa possiamo crearci autonomamente opportunità lavorative. Se solo qualche anno fa eravamo affascinati dal candido camice di un medico o da una sirena della polizia, oggi: “Mamma, da grande sarò imprenditrice digitale”.