Manovra, rinnovati fondi per farmaci innovativi oncologici e non 

Manovra, rinnovati fondi per farmaci innovativi oncologici e non

(Fotogramma/Ipa)

Pubblicato il: 25/10/2019 18:07

I fondi per i farmaci innovativi, oncologici e non, saranno rinnovati per il triennio in manovra. A confermarlo all’Adnkronos Salute è il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. I due fondi valgono 500 milioni di euro l’uno e sono stati creati nel 2017 dopo l’arrivo in commercio di medicinali molto costosi, come quelli contro l’epatite C, oltre a varie terapie anticancro.

“I risparmi in salute, ad esempio quello derivanti dall’impiego dei biosimilari – scrive poi Sileri in un post su Facebook – devono essere reinvestiti nel settore salute. Bisognerà porre attenzione a tutto il percorso oncologico, partendo dalla prevenzione e dai corretti stili di vita. E poi servono più investimenti in screening perché la mappa del cancro in Italia mostra come in alcune aree si sopravvive di più grazie ai programmi di screening e all’aderenza a tali programmi. I due miliardi in più da noi previsti per il Fondo sanitario nazionale consentiranno inoltre di avere a disposizione più tecnologia”.

“Quanto ai biosimilari – ribadisce il viceministro – il paziente che inizia la terapia deve iniziare con un biosimilare perché l’efficacia e la sicurezza sono le stesse e il risparmio è maggiore. Se invece il paziente è già in trattamento con il farmaco biologico originator il passaggio al biosimilare deve essere valutato dal medico. Occorre poi rivedere l’assistenza al paziente dopo la dimissione, coordinare i vari professionisti, migliorare le cure palliative, rafforzare le reti oncologiche per i pazienti pediatrici. Ottimizzare l’uso delle risorse è possibile con l’aiuto delle società scientifiche e dei professionisti sanitari, delle associazioni e dell’industria. Da questo lavoro sinergico può nascere il Ssn del futuro”.