Cisal, al via consiglio nazionale a Rimini 

Cisal, al via consiglio nazionale a Rimini

Francesco Cavallaro

Pubblicato il: 29/10/2019 16:05

Si è aperto a Rimini il Consiglio nazionale della Cisal, la Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori da sessantadue anni al fianco dei lavoratori, guidata dal segretario generale Francesco Cavallaro. “Dritta ai problemi. Senza ma e senza se. Libera, autonoma ed indipendente. Un appuntamento per elaborare le strategie del futuro portando avanti le battaglie ‘storiche’ dell’organizzazione che, in virtù della forza della propria autonomia, è riuscita sempre a tenere la barra dritta costituendo una certezza per quanti, lavoratori o pensionati, si ritrovano quotidianamente a combattere per la difesa dei propri diritti e la ricerca di nuove opportunità”, si legge nella nota del sindacato.

“Sotto la lente d’ingrandimento -spiegano dalla Cisal- la legge di bilancio al varo dal governo. Sarà la relazione del numero uno della sigla sindacale di via Torino, a Roma, prevista per la giornata di domani, ad illustrare la linea della Cisal sui temi caldi inseriti nella finanziaria 2020, sui cui la Confederazione autonoma esprime critiche ma fornendo contenuti e misure alternative. Dalla lotta all’evasione fiscale, inserendo un ‘contrasto di interessi’ puro e non timido come quello proposto nel testo in lavorazione, alla rappresentanza e rappresentatività sindacale, punti sui quali la Cisal chiede semplicemente l’applicazione dell’articolo 39 della Costituzione e del successivo articolo 46”.

Le pensioni, sulle quali la Cisal continua a chiedere una riforma strutturale partendo dall’abolizione della riforma Dini e Fornero. Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e gli interventi mirati per far ripartire il Sud. “Tutte questioni soltanto sfiorate nella nuova finanziaria -attacca il sindacato- ma di cui la Cisal, durante il consiglio nazionale, ribadirà l’assoluta necessità di interventi diversi da quelli sinora proposti dal governo, con la certezza di difendere i diritti dei lavoratori, dei pensionati e delle fasce più deboli del Paese”, conclude la nota.