‘Il lago dei cigni’ nella rilettura coreografica di Fredy Franzutti per il Balletto del Sud in scena l’1 e il 2 novembre al Teatro Olimpico
Pubblicato il: 31/10/2019 20:39
Nuova rilettura coreografica per ‘Il Lago dei cigni’ di Čaikovskij, firmata da Fredy Franzutti per il Balletto del Sud, in scena al Teatro Olimpico di Roma, l’1 e il 2 novembre con due spettacoli. Franzutti, fondatore e direttore dello storico complesso, ha immaginato una speciale ambientazione ‘fin de siècle’, dedicata a Luigi II di Baviera, con le scene di Francesco Palma. Tra i capolavori del noto compositore russo ‘Il Lago dei Cigni’ ha sempre riscosso enorme successo tra gli appassionati di balletto e tra il pubblico per la calda atmosfera romantica, per la poesia del celebre tema d’amore.
La leggenda della donna-cigno, emblematica e seducente, ci riporta al complesso di miti e leggende riguardanti le metamorfosi di un essere umano in animale. Diversa è Odile, cigno nero, che rappresenta la seduzione, la ‘belle dame sans merci’, che inganna e illude il protagonista. E Siegfried, diversamente da altri prìncipi del balletto, rappresenta il giovane che ha paura di crescere, intimorito dall’universo femminile.
Da qui l’intuizione del coreografo, originario di Lecce, di ambientare il suo ‘Lago dei cigni’ nella Baviera ‘fin de siècle’, proprio in quegli anni in cui il principe Ludwig venne dichiarato pazzo e deposto. Citazione diretta nella scenografia dipinta che rappresenta il favoloso castello di Neuschwanstein, dimora privata di Ludwig che, non a caso letteralmente in italiano significa, ‘il Castello della Nuova Pietra del Cigno’.
La stessa sorte lega, poi, i due prìncipi ad una morte misteriosa di annegamento nel lago, come se il destino di Ludwig fosse seguito da quello di Siegfried, svelandone il mistero.Il clima tardo romantico che si respira dall’inizio alla fine del balletto proviene da un filone della letteratura mitteleuropea che Franzutti evoca con citazioni sparse nella drammaturgia del balletto.
E se la regina madre diviene una energica ‘arricchita’ desiderosa di avere presto una nuora e una progenia, Rothbart è qui un fantasma oscuro che, come un diavolo delle tentazioni, chiede al giovane principe la sua anima (il tramutarsi in cigno) in cambio di una vita senza responsabilità e per sempre giovane. La sua corte è dunque composta da ragazzi e ragazze che hanno accettato il patto, ed ora anime in pena, vivono lo stato di metamorfosi nella lacustre prigione.
Danzano i ruoli principali i primi ballerini della compagnia, Nuria Salado Fustè nei ruoli di Odette e Odile, Matias Iaconianni in quello del principe Siegfried, Alessandro De Ceglia nel ruolo del demone Rothbart, Beatrice Bartolomei è la Madre del principe, Alice Leoncini la promessa fidanzata. Accanto a loro gli altri componenti della compagnia, Eva Colomina, Ana Clara Iribarne, Benedetta Maldina, Rachele Rossi, Alessandra Buffelli, Chiara Dell’Arte, Sveva De Meo, Gloria Fabbri, Naomi Margheriti, Aurora Marino, Luana Panico, Elisa Storti, Edward Blackburn, Alessandro Cavallo, Ovidiu Chitanu, Paolo Ciofini, Lorenzo Lupi, Lucio Mautone, Valerio Torelli. Maestro di ballo e ripetitore: Francesco Sorrentino.
Dopo le recite al Teatro Olimpico di Roma, ‘Il Lago’ di Fredy Franzutti sarà il 10 dicembre al Teatro Team di Bari, dal 13 al 16 (ore 10 e 21) al Teatro Apollo di Lecce, mentre il 19 (ore 21) in cartellone al Teatro Verdi di Pisa. Le altre date della tournée, il 21 dicembre (ore 21) al Teatro Petrarca di Arezzo, il 29 ore 18.30 al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Unica data a febbraio 2020 l’1 (ore 16.45 e ore 20.45) al Teatro Verdi di Firenze.