Gli sfila il casco e lo colpisce in testa, follia in Nfl  

Gli sfila il casco e lo colpisce in testa, follia in Nfl

(Foto IPA/Fotogramma)

Pubblicato il: 15/11/2019 13:27

Sfila il casco a un avversario e lo usa come un’arma per colpirlo in testa. E’ il folle gesto di cui si è macchiato Myles Garrett, giocatore dei Cleveland Browns, durante il match del campionato Nfl contro i Pittsburgh Steelers. L’episodio è avvenuto a una manciata di secondi dalla fine della partita. Garrett è venuto alle mani con Mason Rudolph, quarterback degli Steelers, e lo ha colpito violentemente alla testa con il casco che gli aveva appena sfilato. A quel punto si è accesa una rissa che ha coinvolto anche altri giocatori. Garrett è stato espulso e ora rischia una lunga squalifica.

Two helmet to helmet shots that resulted in concussions and Myles Garrett assaulting Mason Rudolph. Vicious game tonight. #Steelerspic.twitter.com/gDkl2m6Ss1

— Alex Kozora (@Alex_Kozora) 15 novembre 2019

“Avrebbe potuto ucciderlo”, ha detto nel post-gara Maurice Pouncey, uomo di linea degli Steelers, anch’egli espulso dopo essersi scagliato contro Garrett e averlo colpito con una serie di pugni. “E se lo avesse colpito alla tempia, cosa sarebbe successo?”. “E’ un codardo”, ha detto Rudolph parlando dell’avversario e accusandolo di avere usato l’elmetto come “un’arma”. Lo stesso Garrett ha fatto ‘mea culpa’ dopo la gara: “E’ imbarazzante, quello che ho fatto è stato sciocco. Ho commesso un errore, ho perso la calma”, ha detto il 23enne giocatore di Cleveland.

Il suo gesto è stato condannato anche dai suoi compagni di squadra. Baker Mayfield, quarterback dei Browns, lo ha definito senza troppi giri di parole “pericoloso” e “totalmente ingiustificabile”, poi ha aggiunto: “Sarà squalificato, non sappiamo per quanto tempo, e questo fa male alla nostra squadra”. “Non ho mai visto una cosa del genere in vita mia”, è stato il commento di Freddie Kitchens, coach di Cleveland. “Sono imbarazzato e anche Myles lo è. Si rende conto di quello che ha fatto, capisce che è una cosa assolutamente inaccettabile”.