Pubblicato il: 19/11/2019 09:38
“La chiamata che è pervenuta dal mio amore per la Calabria ha avviato in me un momento di riflessione notevole. I miei neuroni calabresi hanno dato il via ad uno sfogliar di ricordi. Un passaggio davanti ai miei occhi dei bisogni che la mia terra ha vissuto e vive mi ha fatto riflettere sulle cause prime del brigantaggio politico e del banditismo sociale di cui la mia terra risulta vittima nei secoli. In questa attualità, nessuna formula politica tradizionale può disegnare o far vedere futuro ai tanti giovani partiti in cerca di fortuna ed ai tanti che non vedono alternativa al ‘partire’, ai tanti bravi ed onesti imprenditori che non vedono un percorso di rinascita della nostra terra”. E’ questo l’incipit di una ‘lettera aperta alle forze progressiste’ scritta ieri sera e inviata a tutti i leader del centrosinistra dall’imprenditore delle cravatte Maurizio Talarico, candidato civico alla guida della presidenza della Regione Calabria, per spiegare le ragioni della sua discesa in campo.
“Ho sfilato dalla valigia dei ricordi -si legge nella missiva in visione dell’Adnkronos – le radici, quasi ognuna di loro mi parlava dicendomi che è giusto che io senta il dovere morale e civile di mettermi al servizio della mia terra.”
“Sono in campo perché la Calabria non la voglio regalare a forze che nel passato l’hanno calpestata e vilipesa, né la voglio consegnare a nuovi barbari, che hanno ritrovato pensieri e proclami per la nostra terra presentandosi sui nostri litorali con il miele in bocca e il fiele nel cuore. Un luogo comune che si è abbastanza radicato nella storiografia ufficiale vuole la Calabria produttrice più di briganti che di seta”, scrive l’imprenditore. “Io, insieme a tanti altri conterranei, nel mondo -si legge nella missiva in possesso dell’Adnkronos- riusciamo a dimostrare il contrario, con la nostra testimonianza reale, non fatta di proclami ma di storie personali, imprenditoriali ed umane”.
“Faremo in modo, lavorando quotidianamente, insieme alle Forze Progressiste, insieme ai partiti che vorranno partecipare a questa sfida, insieme alle forze associative e del volontariato, al mondo della cultura e della ricerca, al mondo imprenditoriale, al mondo dello sport, ai giovani -assicura Talarico- che possa concretizzarsi quanto già contenuto nel programma dell’attuale governo diventando la sfida dell’Italia”. “Programmeremo ora con puntualità -sottolinea- il percorso che ci porterà a disegnare una nuova Calabria, quella delle opportunità e della speranza, ti chiedo come chiederò alle forze che mi sostengono, da cui assumerò ogni parte programmatica ed ogni posizione politica utili e finalizzate al disegno appena espresso, di darmi carta bianca per realizzare l’opera più bella che mai ho avuto modo di sognare, una Calabria nota di colore in un passato grigio, che possa essere descritta nella storiografia prossima come una risorsa d’Europa e soprattutto leva sociale nel Mediterraneo da scoprire”.
“La cosa che mi ha dato la carica -sottolinea Talarico- sono le risposte di persone che ho contattato mirando ad aggregare la Politica intesa come servizio, quella fatta di persone che sui territori danno ai cittadini, ai partiti, senza mai chiedere, quella Politica di vicinanza ai bisogni delle nostre terre e non solo, quella delle donne che combattono quotidianamente per ottenere il cambiamento, per determinare prospettiva d’avvenire, dichiaratamente pronte a mettersi al fianco del mio/nostro progetto”. “Uomini pronti -assicura- a mettersi in campo per ribaltare ogni previsione di futuro populista in una terra che rischia di dimenticare il suo storico ruolo passato e le sue possibilità presenti per unire e rendere coesa l’Italia, perché il Meridione è risorsa ed in tutt’uno con la Calabria costituirà la nostra più grande sfida”.