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Pubblicato il: 20/11/2019 00:45
“Via libera alla riforma del processo civile, si approfondiscono i temi del penale, la riforma ordinamentale e l’elezione dei togati del Csm’’. Così l’ex presidente del Senato ed esponente di Leu Pietro Grasso al termine del vertice a Palazzo Chigi. “La riforma sul processo civile andrà presto in Cdm“, aggiunge. Grasso spiega poi che “si continuano ad approfondire i temi per quel che riguarda il penale”, sulla prescrizione “vedremo”, confermando la fumata nera sulla prescrizione e sulla riforma del processo penale. A chi gli domanda se siano lontani da una soluzione, “non siamo lontani, siamo tutti vicini” risponde l’ex presidente del Senato.
Lasciando il vertice anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, sottolinea: “Abbiamo trovato l’accordo sul processo civile che andrà in Cdm probabilmente già la settimana prossima“, è una “riforma importantissima, chiesta dalle imprese, fondamentale anche per gli investimenti in Italia, una riforma che dimezza i tempi del processo”. “Bene il via libera alla riforma del processo civile. Spero che nei prossimi giorni si arrivi anche all’ok sul penale” è l’auspicio espresso dal ministro della Giustizia.
Bonafede riferisce di aver “avanzato due proposte per andare incontro alle esigenze” manifestate dalle altre forze di maggioranza sulla riforma del processo penale e sulla prescrizione, dunque per uscire dall’impasse. Il Guardasigilli spiega ai cronisti che ora Pd, Leu e Iv stanno ragionando sulle due opzioni messe sul tavolo. Che consistono, illustra il ministro, “nella possibilità, per gli assolti in primo grado, di beneficiare di una corsia preferenziale in secondo grado”, una “trattazione urgente”, andando così incontro alla richiesta di chi, sul fronte prescrizione, chiedeva vi fosse una distinzione “tra assolto e condannato”. “La seconda proposta – illustra ancora – prevede che, in caso in cui si registrasse uno sforamento dei termini previsti dalla riforma, l’indennizzo previsto oggi dalla legge” possa prevedere “un accesso agevolato per il processo più lungo. Su questo, le forze politiche hanno chiesto una riflessione, quindi ci riaggiorneremo”.
Anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis spiega: “Non abbiamo trovato una soluzione condivisa per garantire che i processi siano rapidi e giusti, ci siamo aggiornati per i prossimi giorni. Siamo convinti che sia importante predisporre una riforma per fare in modo che non si verifichi la prescrizione. Quando un reato si prescrive è una sconfitta per lo Stato. Siamo impegnati a fare in modo che il processo sia ben strutturato e che non determini la prescrizione”.