La moglie percepiva il reddito di cittadinanza, 900 euro al mese, ma a Nicolò Giustiani, uno dei nove fermati del blitz antimafia della Squadra mobile di Palermo gli agenti hanno sequestrato una villa e alcuni veicoli per un valore di circa 300mila euro. Gli indagati rispondono a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, auto riciclaggio, danneggiamento fraudolento di beni assicurati e altro. Giustiniani, ritenuto dagli investigatori tra i più fidati collaboratori dei fratelli Stefano e Michele Marino, anche loro raggiunti dal provvedimento di fermo disposto dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e considerati elementi di spicco della famiglia mafiosa di Roccella e di quella di Corso dei Mille, per realizzare la sua villa non aveva badato a spese.
Dentro la casa, protetta da occhi indiscreti da un cancello monumentale con tanto di iniziali ‘G’ e ‘N’, gli agenti della Squadra mobile hanno trovato una cucina con un tavolo per decine di ospiti, un’enorme piscina contornata sculture e una scalinata al culmine della quale si ergevano le statue di due leoni.