Usa, arrestata 16enne: voleva attaccare chiesa afroamericana 

Usa, arrestata 16enne: voleva attaccare chiesa afroamericana

(Afp)

Pubblicato il: 20/11/2019 14:16

La polizia della Georgia ha arrestato una ragazza bianca di 16 anni che voleva uccidere i fedeli di una chiesa di una comunità afroamericana in un attacco con coltelli ed altre armi da taglio. L’arresto è avvenuto dopo che suoi compagni di scuola hanno trovato e consegnato al preside un quaderno in cui la ragazza aveva scritto “un piano dettagliato” per attaccare la Bethel African Methodist Episcopal Church di Gainesville.

Un piano “definitivamente a sfondo razzista”, ha detto il sergente Kevin Holbrook della polizia della città della Georgia spiegando che nel quaderno è contenuto “una sorta di manifesto” in cui si afferma come intendeva condurre l’attacco. “Ci sono molti brani scritti e disegni, e moltissimi messaggi di odio – ha continuato – e tanti dettagli con informazioni specifiche”. La ragazza infatti avrebbe fatto una ricerca sulle chiese afroamericane della zona, scegliendo la Bethel Church perché più piccola delle altre. E si sarebbe già recata sul posto nelle scorse settimane, trovando però, fortunatamente, l’edificio vuoto. Negli ultimi anni le chiese afroamericane ed altri luoghi di culto sono oggetto negli Stati Uniti di un’ondata di violenza ed intimidazione condotta da suprematisti bianchi ed altri gruppi di estrema destra.

“Se da una parte siamo molto preoccupati per questo incidente, non siamo sorpresi”, ha dichiarato il vescovo Reginald Jackson, a capo delle sei chiese dell’Ame, sottolineando come “crimini d’odio e terrorismo sono in crescita da molti anni”, mentre la Georgia continua a non avere leggi specifiche per punirli in modo più severo. I vertici della chiesa ritengono che la ragazza arrestata si è ispirata a Dylann Roof, il giovane suprematista bianco che nel 2015 ha ucciso nove persone nella Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston, South Carolina. Lo scorso ottobre 11 persone sono state uccise nella sinagoga di Pittsburgh da un uomo che aveva postato sui social media moltissimi messaggi anti semiti.