“Votare No per dire Sì”, eletti M5S contro quesito ‘cervellotico’ 

Votare No per dire Sì, eletti M5S contro quesito 'cervellotico'

(Da lilblogdellestelle.it)

Pubblicato il: 21/11/2019 12:29

Non c’è pace nel Movimento 5 Stelle. Dopo la rabbia dei parlamentari dovuta alla scelta dei vertici di affidare a un voto su Rousseau la decisione finale sulla partecipazione del M5S alle regionali in Emilia Romagna e Calabria, questa volta le polemiche investono la natura stessa del quesito, giudicato troppo “cervellotico” da alcuni eletti grillini. “Vuoi che il Movimento 5 Stelle osservi una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia Romagna e Calabria?”, la domanda a cui dovranno rispondere gli iscritti alla piattaforma.

Su Facebook non le manda a dire Francesco Forciniti: “Questo è il cervellotico quesito che sarà in votazione di Rousseau a partire dalle 12. Bisognerà votare No per dire Sì alla presenza del Movimento alle prossime elezioni regionali! Tra l’altro è assurdo che già adesso venga proposta una pausa fino a marzo, giusto in tempo per poter partecipare alle elezioni regionali in Campania, alle quali evidentemente il Movimento tiene di più. Come si fa a sapere già da ora che a marzo magicamente saremo di nuovo pronti? Mistero! Non permettiamo che il Movimento abbandoni la Calabria… Votiamo tutti No!”.

La collega senatrice Bianca Laura Granato, anche lei calabrese, rispolvera il vecchio logo del comitato per il No al referendum costituzionale del 2016: “Vota No per dire Sì alla lista 5 Stelle in Calabria ed Emilia Romagna”. Neppure il senatore emiliano Gabriele Lanzi nasconde il suo scetticismo: “Per come è posto il quesito sulla piattaforma Rousseau può certamente trarre in inganno i votanti. Come successe inizialmente nel voto per il Governo con il Pd dove si scambiò il Sì con il No”. E ancora: “La domanda se partecipare o meno è stata inserita al termine di un lungo post sul Blog delle Stelle dove è evidente l’orientamento e non è piacevole questa mancanza di neutralità”.