(Foto Adnkronos)
Pubblicato il: 22/11/2019 19:43
La piazza di Palermo abbraccia virtualmente quelle di Bologna e Modena. Debutto nel pomeriggio nel capoluogo siciliano delle ‘Sardine’ in salsa sicula. In migliaia si sono dati appuntamento davanti al Teatro Massimo. Studenti, lavoratori, pensionati, precari. Tutti in strada con una sardina disegnata, stampata su un cartellone o portata in testa a mo’ di cerchietto per dire che ‘Palermo non si lega‘. ‘Siamo tutti antifascisti‘, ‘Fuori la Lega da Palermo‘ hanno urlato i manifestanti, intonando subito dopo ‘Bella Ciao’.
A lanciare l’idea di una mobilitazione anche a Palermo erano stati qualche giorno fa gli studenti dell’associazione universitaria Coordinamento Uniattiva, abbracciando il movimento nato nel capoluogo emiliano. “In quanto studenti, in quanto giovani, in quanto cittadini non possiamo accettare di vedere nuovamente diffondersi il clima di odio e inumanità che rischia di diventare predominante nel nostro Paese”, aveva detto Gabriele Scalia, senatore accademico UniPa e coordinatore dell’associazione. E per dire ‘sì’ a “una società senza frontiere, senza confini, senza diseguaglianze e prevaricazione di alcun genere” i giovani universitari avevano chiamato a raccolta società civile e istituzioni. Poi il tam tam sui social con la nascita di diversi gruppi Facebook, unificati unico gruppo ‘6000 sardine e Palermo non si lega’ e il debutto di stasera in piazza Verdi.
In piazza anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che nel pomeriggio aveva annunciato la sua adesione “a nome dell’Amministrazione comunale”. Per il primo cittadino quello delle sardine è “un movimento che in modo significativo ribadisce l’importanza della difesa e della concreta applicazione dei valori democratici costituzionali, contro ogni deriva autoritaria, rigurgiti neofascisti e intolleranze populiste in Italia”.