Pubblicato il: 22/11/2019 14:11
Una donna che con la propria mano dice stop alla violenza e che trova altre donne, ma anche uomini, che la aiutano e la supportano. Una rete di professioniste e professionisti, soprattutto di persone, dalla poliziotta alla medica, dalla volontaria del centro antiviolenza all’assistente sociale, dalla sindacalista all’avvocata, che fanno rete e insieme possono aiutare le donne vittime di violenza. È il senso della campagna lanciata per il 25 novembre dalla segreteria nazionale Silp Cgil, il sindacato dei poliziotti, con un manifesto dal titolo ‘Insieme per non essere più sole’.
“Se il lavoro di prevenzione deve e può incentrarsi su un percorso culturale di consapevolezza e decostruzione del patriarcato – si legge in una nota della segreteria nazionale Silp Cgil – per le donne vittime del ciclo di violenza è necessario e vitale il riconoscimento di quanto stiano vivendo. Essere credute, ascoltate, accolte e accompagnate in un cammino difficile di liberazione, accettazione e superamento del trauma. Potendo contare su una rete di professioniste e professionisti in comunicazione. Vasi comunicanti di buone prassi, conoscenze e competenza al fine di assicurare un senso di protezione, non solo percepito”.
Ricordando le parole della psicologa Chiara Volpato sulla struttura sociale patriarcale che “riserva ancora agli uomini l’autorità e il prestigio necessari per dominare la vita della comunità” e non dimenticando le parole del sociologo Pierre Bourdieu il quale affermava che “la forza dell’ordine maschile si misura dal fatto che non deve giustificarsi, la visione androcentrica si impone in quanto neutra e non ha bisogno di enunciarsi in discorsi mirati a legittimarla”, il Silp Cgil aderisce e promuove nell’ambito della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne una campagna di sensibilizzazione rivolta non solo alle donne in generale, ma anche alle lavoratrici e ai lavoratori in divisa affinché acquisiscano sempre maggiore consapevolezza del proprio fondamentale ruolo.