(Foto Quirinale)
Pubblicato il: 23/11/2019 12:45
“La memoria rappresenta la pietra angolare contro pericolosi virus che sono in agguato, sempre pronti a infettare i tessuti vitali delle nostre società”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando a castel Tirolo i cento anni del Trattato di Saint Germain e il 50/mo anniversario del “pacchetto per l’Alto Adige” insieme all’omologo austriaco Alexander Van der Bellen.
“Nel secondo dopoguerra – ha ricordato il capo dello Stato – l’Alto Adige rimane davvero come un unicum assoluto. Fu così possibile vedere riaccolte le famiglie che avevano raggiunto – a partire dal 1939 – il Reich tedesco, con la garanzia da parte del governo democratico di Roma dell’ottenimento della piena cittadinanza italiana. Ecco il legame e la responsabilità che uniscono passato, presente, futuro”.
“La sapiente lungimiranza degli statisti di quell’epoca – ha aggiunto Mattarella – la possiamo misurare appieno anche soltanto confrontando le recenti, drammatiche, vicende che hanno segnato la vita delle popolazioni balcaniche nei decenni scorsi. Questi temi, nell’Europa unita, appaiono remoti, distanti, appartenenti a un altro mondo. Eppure è necessario richiamarli, a fronte di immani tragedie che si ripropongono, di voci che si levano incuranti delle macerie spirituali e materiali che quelle idee sciagurate avevano determinato”.