Cop25 fa flop, niente accordo 

Cop25 fa flop, niente accordo

(Afp)

Pubblicato il: 15/12/2019 13:22

Niente intesa sull’articolo 6 dell’Accordo di Parigi, per la regolazione globale del mercato di Co2, e la Cop25 si chiude senza fumata bianca. I delegati dei paesi che hanno preso parte alla Conferenza hanno rinviato il tema, come riferisce l’agenzia Dpa, al giugno 2020.

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“L’esito della Cop25 è completamente inaccettabile”, afferma Greenpeace, evidenziando che “i progressi che ci si auspicava emergessero dalla Cop25 siano stati ancora una volta compromessi dagli interessi delle compagnie dei combustibili fossili e di quelle imprese che vedono in un accordo multilaterale contro l’emergenza climatica una minaccia per i loro margini di profitto”.

“Durante questo meeting -sottolinea l’associazione ecologista- la porta è stata letteralmente chiusa a valori e fatti, mentre la società civile e gli scienziati che chiedevano la lotta all’emergenza climatica venivano addirittura temporaneamente esclusi dalla Cop25”.

“Invece, i politici -rileva Greenpeace- si sono scontrati sull’”Articolo 6″ relativo allo schema del commercio delle quote di carbonio, una minaccia per i diritti dei popoli indigeni nonché un’etichetta di prezzo sulla natura. Ad eccezione dei rappresentanti dei Paesi più vulnerabili, i leader politici non hanno mostrato alcun impegno a ridurre le emissioni, chiaramente non comprendendo la minaccia esistenziale della crisi climatica”.