Bollette, fine mercato tutelato slitta al 2022 

Bollette, fine mercato tutelato slitta al 2022

Immagine d’archivio (FOTOGRAMMA)

Pubblicato il: 17/12/2019 16:04

La fine del mercato tutelato per l’energia slitta al 2022. La misura, cancellata all’ultimo momento dal ddl bilancio, è contenuta in una bozza del decreto legge Milleproroghe che l’Adnkronos ha visionato. La fine del mercato tutelato, senza la proroga, dovrebbe scattare il primo luglio 2020. Il Mise, sentita l’Autorità per l’energia (Arera), entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, si legge nella bozza, definisce le “modalità e criteri dell’ingresso consapevole nel mercato libero dei clienti finali, tenendo conto della necessità di concorrenza, pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato”.

Il dl Milleproroghe, consueto decreto legge di fine anno per rinviare o riconfermare tutta una miscellanea di misure dell’anno in corso, dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri venerdì mattina.

E ancora, dalle cambiali digitali all’educazione finanziaria. Sono alcune delle altre norme ‘espulse’ dalla manovra, che trovano spazio nella bozza. In particolare, si prevede l’istituzione di uno strumento per l’autofinanziamento delle imprese. Le nuove cambiali sarebbero soggette all’imposta di bollo proporzionale con un’aliquota pari al 12 per mille, come per le cambiali finanziarie.

L’altra norma prevede che l’insegnamento trasversale dell’educazione civica debba trattare anche le tematiche riguardanti l’educazione finanziaria e incrementa di 200.000 euro annui le risorse destinate ”alla formazione dei docenti sulle tematiche afferenti all’insegnamento trasversale dell’educazione civica”.

Viene inoltre prorogato fino a tre anni complessivamente lo Stato di emergenza per il crollo del Ponte Morandi a Genova avvenuto il 14 agosto del 2018. Raddoppiano poi a 24 mesi, dai precedenti 12, i tempi per l’indennità per chi ha perso il lavoro a causa della tragedia che ha colpito Genova, prevede una bozza del dl che estende a tutto il 2020 il diritto all’indennità.

Esteso al 2020 anche il termine per trecento assunzioni a tempo determinato da parte della Regione Liguria, Città metropolitana di Genova e Comune di Genova e delle società controllate con uno stanziamento di 10 milioni di euro. Prorogato al 2020 anche il termine per le assunzioni a tempo determinato da parte dell’Autorità portuale: a questa misura si destinano risorse pari a 1 milione di euro.

E viene esteso di sei mesi, al 30 giugno 2020 (dal 31 dicembre 2019), il termine per quantificare l’ammontare delle somme relative ai danni subiti dalle imprese per il sisma in Abruzzo del 2009.

Dalla donazione dei farmaci al cervellone digitale a palazzo Chigi, continua poi la valanga di misure uscite dalla manovra che trovano in gran parte spazio nella bozza. La commercializzazione gratuita dei farmaci in eccedenza, scartata dalla legge di bilancio 2020, ricompare nel nuovo provvedimento: in particolare, si spiega che la cessione riguarda i farmaci ”donati nell’ambito di programmi a uso compassionevole”. E si precisa che i prodotti interessati sono ”beni non commercializzati e non più commerciabilizzabili” che verranno utilizzati per ”favorire le iniziative di solidarietà sociale e promuovere il riutilizzo delle eccedenze”.

Potrebbe trovare spazio nel milleproroghe anche il ‘cervellone’ per l’Agenda digitale alla presidenza del Consiglio, grazie a ”un contingente di personale formato da esperti in possesso di specifica ed elevata competenza nello sviluppo e gestione di processi complessi di trasformazione tecnologica e delle correlate iniziative di comunicazione e disseminazione, non ché significativa esperienza in progetti di trasformazione digitale”.