Scimmie contro il razzismo, la spiegazione dell’artista 

Scimmie contro il razzismo, la spiegazione dell'artista

Pubblicato il: 17/12/2019 12:26

È assurdo, non capisco come possa essersi sviluppata questa polemica”. Così nelle storie su Instagram Simone Fugazzotto, l’autore dei quadri con scimmie scelto dalla Lega Serie A per la sua campagna antirazzismo. Non solo perché ha spiegato come sia nata l’idea ma anche perché “è stata presentata a fine maggio o inizio giugno in occasione della finale di Coppa Italia. Mesi è andato sulla Gazzetta, attuta pagina sul Corriere dello Sport e nessuno ha detto niente”, ha sottolineato.

Queste tre scimmie “una occidentale, una asiatica e l’altra nera” stanno a significare che “siamo tutti uguali. E’ inutile che continuate a rompere i coglioni gridando allo stadio ai neri che sono scimmie e lanciando banane. Se non riuscite a capire che siamo tutti uomini vi dico io che siamo tutti scimmie”, sottolinea ripercorrendo poi la nascita dell’idea e di come si fosse sentito umiliato in occasione degli insulti rivolti a Koulibaly. In un post precedente su Instagram proprio presentando questa campagna, aveva scritto: “Era il 26 dicembre ed ero allo stadio a vedere Inter-Napoli… Sento (ma non era di certo la prima volta) insulti e versi di scimmia contro un grandissimo giocatore, era @kkoulibaly26. Mi sale una tale rabbia che quasi di riflesso mi arriva un’idea, perché non smettere di censurare la parola scimmia nel calcio ma rigirare il concetto e affermare invece che alla fine siamo tutti scimmie? Perché se siamo essere umani, scimmie, anime reincarnate, energia o alieni chissenefrega, l’importante è sentire un concetto di eguaglianza e fratellanza”.

Durante la conferenza stampa di presentazione l’artista ha inoltre sottolineato: “Per un artista non esiste niente di più importante di cercare di cambiare la percezione delle cose attraverso una propria opera. Con questo Trittico ho cercato di raccontare questo, che siamo creature complesse e affascinanti, che possiamo essere tristi o felici, cattolici, musulmani o buddhisti, ma che, in fondo, quello che determina chi siamo sono le nostre azioni, non il colore della pelle”. “Le scimmie sono un tema a me caro”, ha poi aggiunto affermando che qui “la scimmia diventa la scintilla per insegnare a tutti che non c’è differenza”.

E in un’altra storia su Instagram ha detto ancora: “Comunque accetto il ruolo dell’artisa che crea polemica. Ma io sono un fratello del mondo e questo non lo cambierò mai”.